«Nudo di Martha» (anni Settanta) di Sandro Trotti (particolare)

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«Nudo di Martha» (anni Settanta) di Sandro Trotti (particolare)

Casa Licini ospita prima Trotti e poi Mussio

Il museo omaggia le Marche con due mostre, una in estate e una in autunno, di due artisti locali tra il gusto dell’erotismo e la joie de vivre

Il fascino dell’arte e della poetica di Osvaldo Licini, nato nel 1894 a Monte Vidon Corrado dove poi morì nel 1958, continuano ad alimentare, anno dopo anno, le proposte di mostre del Centro Studi a lui dedicato diretto da Daniela Simoni: eventi progettati per mettere a fuoco la figura dell’artista, l’arte del Novecento e quella contemporanea, con particolare attenzione al contesto marchigiano. La prima novità dell’estate 2024 riguarda l’artista, perché fino alla fine dell’anno la collezione permanente di opere di Licini (che già comprende il comodato del fondo Fausto Paci) sarà integrata con l’esposizione temporanea di dipinti, alcuni dei quali poco conosciuti, concessi in prestito da raccolte private. Un invito a salire nel piccolo borgo di Monte Vidon Corrado, immergersi nel poetico paesaggio liciniano, nella vita e nella casa dell’artista, allestita con il mobilio originale, nel suo studio con le uniche due pitture murali da lui realizzate e altri suoi dipinti. 

Dal 6 luglio all’1 settembre è visibile la mostra di Sandro Trotti, un altro grande artista marchigiano, di cui ricorrono i 90 anni dalla nascita: è nato a Monte Urano (Fm) nel 1934. Tema centrale e trait-d’union con l’arte liciniana è l’erotismo che in Trotti si esprime nella trattazione del nudo femminile, concepito come un rapporto armonico tra linee curve e rette e oggetto della sua ricerca lungo tutto il percorso artistico. In mostra una serie di dipinti e disegni di un ampio arco temporale, connotati dalla sensualità della linea incisiva e da una vibrante carnalità della materia pittorica, espressione di quella joie de vivre che permea tutta la sua pittura. L’artista ha insegnato a lungo pittura in Cina e oggi è membro onorario presso le Accademie di Pechino, Guangzhou e Wuhan. 

Dopo la mostra di Trotti, Casa Licini in autunno e fino a gennaio ospiterà la mostra di Magdalo Mussio (Volterra, 1925-Civitanova Marche, 2006) «Senza margine. Magdalo Mussio all’origine del segno», che introdurrà alle celebrazioni per il centenario della nascita dell’artista legato alle Marche dove fu docente all’Accademia di Belle Arti di Macerata e acquisì la direzione artistica de La Nuova Foglio Editrice. L’esposizione, realizzata in collaborazione con l’archivio delle eredi Mussio, fa parte del progetto dedicato al segno nell’arte del ’900 e sarà accompagnata da una Giornata di studi dedicata all’infaticabile sperimentatore di diversi ambiti espressivi. Il linguaggio verbo-visuale e la sostanza lirica e filosofica della sua poetica costituiscono il trait-d’union con l’arte di Licini. La mostra intende focalizzarsi sull’aspetto più umano e intimo dell’artista con l’esposizione di tele, carte, progetti, scritti inediti o poco conosciuti. 

Marta Paraventi, 04 luglio 2024 | © Riproduzione riservata

Casa Licini ospita prima Trotti e poi Mussio | Marta Paraventi

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