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Stéphane Renault
Leggi i suoi articoliSarà l’australiana Catherine Nichols (1974) a guidare la 18ma edizione della Biennale di arte contemporanea di Lione, in programma da settembre a dicembre 2026. «Catherine Nichols è al tempo stesso storica dell’arte, scrittrice e curatrice di mostre, il che conferisce al suo sguardo un approccio transdisciplinare, spiega Isabelle Bertolotti, direttrice artistica della Biennale lionese. Privilegia il dialogo tra le culture lavorando in stretta collaborazione con gli artisti. A motivare la sua nomina sono state le sue scelte artistiche per Manifesta 14 a Pristina, in Kosovo, che hanno messo in evidenza la sua sensibilità per la storia, i luoghi e il ruolo del pubblico, invitando gli artisti a produrre opere in relazione al loro ambiente ».
Nichols, il cui lavoro coniuga arte contemporanea, storia culturale e ricerca interdisciplinare, ha curato la biennale nomade europea Manifesta 14 a Pristina nel 2022. Tra il 2019 e il 2021 ha codiretto, con Eugen Blume, il libro Beuys 2021: 100 Jahre Joseph Beuys (Steidl Verlag), un’indagine critica sull'eredità dell'artista tedesco. Attualmente curatrice presso la Hamburger Bahnhof-Nationalgalerie der Gegenwart di Berlino, Nichols ha recentemente organizzato le mostre «Alexandra Pirici-Attune» (2024); «Joseph Beuys-Werke aus der Sammlung der Nationalgalerie» (2024); e «Nationalgalerie: Eine Sammlung für das 21. Jahrhundert» (2023). Nel 2025 curerà monografiche dell’artista colombiana Delcy Morelos e del kosovaro Petrit Halilaj.
«La Biennale d’arte contemporanea di Lione è sempre stata uno spazio ambizioso di esplorazione artistica e immaginazione politica, un luogo in cui l’arte instaura un dialogo con il mondo, e persino con il pianeta, in tutta la sua complessità, ha dichiarato Nichols. Sono profondamente grata alla Biennale per avermi invitata a far parte della sua squadra per immaginare una nuova edizione, al tempo stesso radicata e connessa, audace ma attenta e, soprattutto, in sintonia con le emergenze e le potenzialità del nostro tempo».
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