Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine
Olga Gambari
Leggi i suoi articoliPer Exposed il tema della produzione è centrale, uno dei punti forti del festival. Nel 2024 l’Exposed Grant per la Fotografia Contemporanea è stato assegnato a River Claure, giovane artista sudamericano che vive in Bolivia, dove è nato nel 1997. Tale riconoscimento gli ha permesso di realizzare il progetto «Once upon a time in the Jungle», presentato alla Gam-Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino (dal 16 aprile al 2 giugno).
Claure, che nel 2024 ha partecipato alla Biennale d’Arte di Venezia invitato da Adriano Pedrosa, ha sviluppato il suo progetto in Amazzonia volendo proporre una chiave di lettura diversa rispetto allo sguardo occidentale colonialista e postcolonialista. Figlio di una famiglia di emigranti provenienti da una piccola comunità degli altipiani andini, è famoso per i mondi fiabeschi e giocosi a cui dà vita, per esempio nelle serie fotografiche «Warawar Wawa» (2019-20), un adattamento de Il Piccolo Principe di Antoine de Saint-Exupéry ambientato nella Bolivia contemporanea.
Claure nel nuovo progetto per Exposed ha lavorato sull’immaginario e sulla rappresentazione che l’Occidente ha creato rispetto alle popolazioni indigene che vivevano in Amazzonia. Un luogo che nel XIX secolo venne visto come terra di conquista, come una miniera di risorse da estrarre in maniera selvaggia, non tenendo conto dell’ambiente e di quelli che ne erano gli abitanti e i veri proprietari per diritto atavico. Nel suo racconto fotografico la prospettiva viene mutata, la visione mostra altro, dalle drammatiche tracce dello sfruttamento, della forzata evangelizzazione e della spartizione del territorio come se fosse un gioco a tavolino, fino ai secolari approcci caratterizzati da un esotismo etnografico e razzista, che negano completamente il valore di mondi e culture diverse, la loro specificità. Assistiamo alla vita quotidiana della giungla amazzonica meridionale dell’Ecuador tra giovani rapper, soldati, leader, anziani, famiglie e bambini delle comunità indigene che si mescolano e giocano ai cowboy.

River Claure, «Once upon a time in the jungle», Torino, Gam-Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea