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La natura morta del 1649 di Jan Davidsz. De Heem

Christie’s

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La natura morta del 1649 di Jan Davidsz. De Heem

Christie’s

Christie’s, asta in tre lotti: Canaletto, De Heem e Tiziano

La Classic Week si è aperta l'1 luglio, a Londra, con un risultato che soddisfa le aspettative della vigilia: 60.8 milioni sterline 

Tutto scorre come nelle ipotesi della vigilia per Christie's nella serata inaugurale della Classic Week di Londra, che l'1 luglio ha messo in scena due delle sue aste di punta: la Old Masters Evening Sale e The Exceptional Sale. Insieme gli incanti hanno realizzato un totale di 60.8 milioni sterline (83,6 milioni di dollari), posizionandosi nel mezzo delle stime iniziali, minima e massima. L'attesa era in primo luogo per il record annunciato, quello di Canaletto, che non ha comunque mancato di suscitare entusiamo e applausi in sala. «Il ritorno del Bucintoro nel giorno dell’Ascensione» è passato di mano per 31,9 milioni di sterline, superando nettamente il precedente record del pittore, fissato a 18,6 milioni di sterline da «Il Canal Grande dal Palazzo Balbi al Rialto».

Il dipinto è rimasto inaccessibile agli studiosi per gran parte della sua storia. Basti pensare che in 300 anni è passato all'asta solo tre volte, nel 1751, nel 1993 e ora nel 2025. La seconda volta, da Ader Tajan nel 1993, aveva stabilito al tempo un record come dipinto old master più caro mai venduto in Francia. Ad acquistarlo, il collezionista che ora lo ha proposto da Christie’s. Lo stesso che nel luglio 2025, da Sotheby’s, ha venduto la sua opera pendant, «Il Canal Grande dal Palazzo Balbi al Rialto» fissando il record appena battuto. Curiosamente, si è scoperto che entrambe le opere furono esposte insieme al numero 10 di Downing Street, all’interno della collezione del primo Primo Ministro britannico Sir Robert Walpole (1676-1745). In particolare «Il ritorno del Bucintoro nel giorno dell’Ascensione», registrato nella raccolta per la prima volta nel 1736, è l’opera più antica di Canaletto documentata in una casa inglese, anticipando di ben 25 anni l’acquisto da parte di re Giorgio III dei Canaletto del console Joseph Smith.

Tra le grandi aggiudicazioni spicca poi quella di un'opulenta natura morta del 1649 di Jan Davidsz. De Heem, venduta per 3,6 milioni di sterline. Al suo interno una torta su un piatto di peltro, un limone parzialmente sbucciato e un cucchiaio d'argento rovesciato su un piatto di peltro, gamberi e gamberetti in una ciotola Wanli, frutta, una noce e un'ostrica su un piatto di peltro, un cesto di frutta, un bicchiere scanalato, una coppa d'argento dorato, un bicchiere da vino, una tazza d'argento rovesciata su una cassetta di ferro, un'acquamanile d'argento e un panino. Il tutto su un tavolo parzialmente coperto da una tovaglia con un drappo sullo sfondo.

Risultato simile per un altro lotto di prima fascia, ovvero «Ritratto di nobiluomo, seduto davanti a una finestra» di Tiziano, per cui le offerte si sono spinte fino ai 3,4 milioni di sterline. Il personaggio raffigurato, sebbene non identificato, appare di alto rango, come indica la posa seduta — riservata a ecclesiastici o sovrani — e l’abbigliamento elegante ma sobrio. È rappresentato seduto su una sedia “dantesca” simile a quelle già apparse in altri ritratti tizianeschi. Dietro di lui, la finestra aperta rivela un paesaggio marino con un galeone, probabilmente allusione alle attività mercantili del soggetto, forse legate alla prospera economia veneziana del tempo. L’anello d’oro al mignolo e il fazzoletto sulle ginocchia potrebbero suggerire un legame sentimentale o un lutto. Le mani e il volto sono dipinti con sicurezza, la veste nera rivela la sapiente resa delle texture: la seta lucente del soprabito si contrappone alla morbidezza vellutata del farsetto sottostante. Il pizzo ai polsini e il fazzoletto introducono un raffinato gioco di contrasti. Le pennellate sciolte e veloci anticipano la “sprezzatura” tanto cara ai cortigiani rinascimentali, e che Tiziano sapeva trasformare in eleganza pittorica. 

La stessa compostezza che Christie's ha mostrato di avere nella programmazione di questa vendita, con il grande lotto garantito da terzi (sotto i 20 milioni, il Canaletto, non poteva scendere) e stime ponderate sulle altre opere di punta, che hanno difatti convinto senza incantare. Con un pizzico di cinismo, il risultato è stato però ampiamente raggiunto.

Canaletto, «Il ritorno del Bucintoro nel giorno dell’Ascensione», 1732

Tiziano, «Ritratto di nobiluomo, seduto davanti a una finestra»

Riccardo Deni, 02 luglio 2025 | © Riproduzione riservata

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