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«16.02.64» (1964), di Zao Wou-Ki. © Christie’s

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«16.02.64» (1964), di Zao Wou-Ki. © Christie’s

Christie’s festeggia in Cina

Nella capitale economica del Dragone le aste per il decimo anniversario di attività di Christie’s in Cina: in vendita anche un manoscritto di Einstein

Antonio Mirabelli

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Per celebrare il decimo anniversario di attività in Cina, Christie’s ha organizzato un ciclo di aste rivolte all’arte moderna e contemporanea e al comparto luxury proprio nella capitale economica del Dragone: Shanghai. La scelta non è casuale, ma finalizzata a marcare la presenza della casa d’aste britannica sul territorio cinese, oltre a voler iniettare positività in un mercato attualmente segnato dalla crisi dell’immobiliare.

La geografia dell’art market in oriente si assesta solitamente sulle coordinate di Hong Kong, ma gli scenari si evolvono rapidamente con nuovi distretti pronti ad entrare nel circuito delle vendite internazionali. Dopo il successo di Seoul in Corea del Sud, reduce dai buoni riscontri delle fiere Kiaf e Frieze, e vista l’espansione sul mercato di Singapore, Shanghai potrebbe ambire a diventare un altro polo importante per il mercato in aria est del globo.

Il 23 settembre, presso il Waldorf Astoria di Shanghai, a dare il via alle aste sarà la «Luxury Evening Sale», composta da una accurata selezione di magnifici gioielli a firma di rinomate maison come Van Cleef & Arpels, Harry Winston e Cartier, oltre a un nucleo di borse, in edizione limitata, di Hermès.
Subito dopo toccherà all’arte moderna e contemporanea con la «10th Shanghai Auction Anniversary: 20th/21st Century Art Evening Sale». Il catalogo di 43 lotti rappresenta un dialogo armonico tra più epoche e stili pittorici, ad abbracciare oriente ed occidente: da Pablo Picasso a Yoshitomo Nara.

Uno dei top lot della selezione è proprio «Tête d’homme» (1969) di Pablo Picasso quotato tra i 7 e i 10 milioni di Yuan (circa 1 milione di euro). Altro pezzo forte è il lavoro «16.02.64» (1964) dell’artista cinese Zao Wou-Ki che con le sue composizioni informali riscuote solido apprezzamento da parte dei collezionisti asiatici. La base d’asta è sopra gli otto milioni di Yuan. Non poteva mancare, poi, Yayoi Kusama con una sua iconica «Punmpkin» del 1989. E poi spazio anche al segmento ultracontemporaneo, molto in voga tra i giovani collezionisti. La pattuglia di artisti del comparto è costituita da Amoako Boafo, Shara Hughes, María Berrío e Eddie Martinez, giusto per citarne alcuni.

Discorso a parte per il prezioso manoscritto autografo di Albert Einstein. 14 pagine in cui lo scienziato spiega la nascita delle sue teorie sulla relatività. Documento pregevole al debutto sul mercato con una valutazione tra i 7 e i 10 milioni di Yuan.

L’appuntamento con le aste di Shanghai costituisce una prova importante per il mercato dell’arte nell’area geografica di riferimento, anche per poter saggiare la reattività delle offerte e iniziare a costruire qualche previsione su quello che sarà il mercato di questa seconda metà dell’anno.
 

Albert Einstein, Manoscritto autografo firmato («Altes und Neues zur Feld‐Theorie»), Berlino, 3 febbraio 1929. © Christie’s

Antonio Mirabelli, 21 settembre 2023 | © Riproduzione riservata

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