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Andy Warhol, Man Ray, est. £400,000-600,000

Sotheby’s

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Andy Warhol, Man Ray, est. £400,000-600,000

Sotheby’s

Collezione Karpidas, Sotheby’s svela i top lot: Magritte, Warhol, Picabia

Se il primo nucleo della raccolta affonda le radici nella Parigi degli anni Trenta e nel Surrealismo, la seconda fase guarda alla Pop Art e al contemporaneo

Riccardo Deni

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250 lotti tra dipinti, sculture e oggetti di design stimati oltre 60 milioni di sterline. Meri dati, forse algidi, ma che introducono eloquentemente all'asta più calda dell'estate, che proprio sul suo finire, il 18 settembre, presenta agli appassionati la collezione privata più preziosa mai proposta in asta in Europa. È Sotheby's, da Londra, a portare all'incanto la raccolta assemblata da Pauline Karpidas, imbevuta di surrealismo ma capace di estendersi fino ai grandi del contemporaneo come Warhol e Koons. Di origini greche, con una vita tra Londra, Hydra e gli Stati Uniti, Karpidas ha saputo muoversi con occhio critico e indipendente lungo la parte finale del '900 artistico. Fu il gallerista Alexander Iolas – figura leggendaria che rappresentò artisti come Dalí, Magritte, Warhol e les Lalanne – a introdurla nel mondo del surrealismo. Un incontro fatale, avvenuto ad Atene nel 1974, che accese in Pauline una propria visione del collezionismo. Inteso non come investimento, ma come dialogo vivo con l’arte e gli artisti. Sintesi tangibile della sua visione fu la casa di Londra, una sorta di Wunderkammer contemporanea dove Karpidas espose le opere collezionate nel corso degli anni. Ed è proprio da questo appartamento che Sotheby's attinge ora per il ricco incanto. Dopo il riserbo iniziale, la maison ha finalmente svelato titoli e stime di alcune delle opere che si apprestano ad essere vendute.

Come anticipato, il cuore pulsante della collezione è il Surrealismo. Tra le opere principali, spicca «La Statue volante» (1932) di René Magritte, stimata tra 9 e 12 milioni di sterline. Un’opera emblematica del lessico magrittiano, in cui una scultura classica - probabilmente la Venere di Milo - si stalgia contro un cielo burrascoso. È un’immagine che interroga il rapporto tra peso e leggerezza, materia e sogno. Concetti centrali nell’estetica di Karpidas, che vedeva nell’arte un modo per abitare l’assurdo. Acquistato da Iolas direttamente dal pittore, fu il mercante a venderlo a Pauline nel 1985. Negli altri dieci lavori dell'autore belga in asta, è particolare «La Race blanche» (stima 1-1,5 milioni di sterline), in cui un piccola griglia raccoglie come in una teca dei dettagli umani isolati, un naso, un occhio, una bocca e un orecchio. Da un maestro dell'assurdo ad un altro, Salvador Dalì, di cui in questo caso è però proposta un'opera realista, il «Ritratto di Gala Galerina» (stima 350-450 mila sterline). Si tratta di raro disegno a matita della moglie e musa ispiratrice Gala, che Dalì incontrò nel 1929 e che rappresentò per lui una costante, un'ancora nei deliri surrealisti, tanto che questo ritratto del 1941 si avvicina alla serietà estetica di Raffaello piuttosto che alle rielaborazioni oniriche del pittore spagnolo. Di uno strappo simile parla anche «Deux amies» (stima 2,2-2,8 milioni di sterline) di Francis Picabia, opera che segna il momento in cui l'artista abbandona il Dadaismo in favore di un ritorno alla figurazione. Il dipinto raffigura due figure femminili - una molto coinvolta, l'altra forse più trattenuta - intrecciate in un abbraccio sensuale, intimo.

René Magritte, La Statue volante, est £9-12 million

Francis Picabia, Deux amies (est. £2.2-2.8 million)

Delle figure femminili, questa volta tre, tornano in «The Hour of Angelus» (stima 600.000-800.000 sterline) di Leonora Carrington. Qui le donne sono intente a recitare una preghiera ritualistica rivolta alla Vergine Maria, forse un'eco dell'educazione cattolica ricevuta dalla pittrice. Dipinto nel 1949 mentre Carrington viveva in Messico, quest'opera eterea riflette anche la profonda ispirazione che l'artista trasse dal ricco mosaico di tradizioni del Paese, dove i sistemi di credenze azteche, maya e cattoliche coesistevano in sorprendente armonia. Limpido esempio surrealista è anche il paesaggio di Yves Tanguy, «Titre inconnu» (stima: 1-1,5 milioni di sterline). Dipinto nel 1929, l'opera è frutto delle sperimentazioni dell'autore nel campo della pittura automatica, cioè realizzata senza l'ausilio di schizzi preparatori. «Il dipinto si sviluppa davanti ai miei occhi, svelando le sue sorprese man mano che procede... Sono incapace di elaborare un progetto o di fare uno schizzo in anticipo», raccontava Tanguy. Istintività che nel paesaggio in questione rievoca il territorio aspro delle coste bretoni, dove l'artista trascorse la sua infanzia e che anni dopo rilegge come una distesa onirica di scogli e antichi siti neolitici.

Se il primo nucleo della collezione affonda le radici nella Parigi degli anni Trenta, la seconda fase guarda alla Pop Art e al contemporaneo. Di Andy Warhol, per esempio, Karpidas possedeva quattro opere. Tra queste il celebre «The Scream (after Munch)» (stima 2-3 milioni di sterline), una reinterpretazione serigrafica del famoso urlo, qui ricolorato in tinte acide e dissonanti. È un grido plastificato, iconico e dissociato, in linea con la visione warholiana della riproduzione seriale come trauma culturale. Un debito ispirazionale di Warhol è evidente anche in «Il poeta e la sua musa (Dopo de Chirico)» (stima 600-800 mila sterline). A proposito, l'asta propone anche due dipinti dello stesso De Chirico: «La Guerra» (stima: 1-1,5 milioni di sterline) e «Nudo» (stima 600-800 mila sterline). E ancora, ecco il ritratto di «Man Ray» realizzato da Warhol nel 1974, un omaggio del Pop al maestro del surrealismo fotografico. Il volto dell’artista americano appare quasi imbalsamato nel colore, come un idolo o un’icona religiosa. La presenza del quadro nella collezione rivela una connessione profonda: Man Ray fu ritratto da Warhol, ma anche collezionato da Pauline, in una continuità ideale tra le due avanguardie. A completare la proposta, una selezione di opere dal design surrealista ma pienamente funzionali. Parliamo ovviamente dei mobili firmati François-Xavier e Claude Lalanne, l’apice della fusione tra arte e oggetto d’uso. Troviamo per esempio il letto (stima 200-300 mila sterline), caratterizzato da una composizione lirica che riprende il motivo del gufo, simbolo distintivo di Pauline; come anche il poetico lampadario a forma di farfalla (stima 150-200 mila sterline), gli «Sgabelli Coccodrillo» di Claude (stima 180-250 mila sterline) e il tavolo da pranzo con anatre incastonate nel metallo (stima 600-800 mila sterline). 

Dalla residenza di Londra alle sale di Sotheby's la collezione consegna integra l'aura della sua proprietaria, insieme alle incalcolabili suggestioni artistiche che a sua volta Karpidas ha cercato di intercettare e fare sue. Ora tutto questo si appresta a passare di mano, probabilmente per una cifra record.

Yves Tanguy, Titre inconnu, est. £1-1.5 million

Claude Lalanne, Unique Structure Végétale Bed, est. £200,000-300,000

Riccardo Deni, 04 agosto 2025 | © Riproduzione riservata

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