Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine
Maria Savarese
Leggi i suoi articoliAvvocato 45enne di Teggiano (Salerno), già vicepresidente del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, Corrado Matera è stato nominato dal governatore della Campania Vincenzo De Luca assessore regionale al Turismo. Con lui abbiamo parlato delle varie strategie per potenziare l’offerta turistica della Campania.
Quali sono le linee guida del suo mandato?
Un approccio sistemico alle valutazioni delle condizioni strutturali, ambientali, economiche, culturali e sociali dell’intero territorio regionale. La strategia complessiva parte dal presupposto che il turismo in Campania costituisce una centralità per la capacità di creare ricchezza, benessere e di rappresentare la più grande opportunità di sviluppo. Gli obiettivi della Giunta Regionale riguardano la programmazione e l’attuazione di interventi che impattano direttamente o indirettamente sul settore, in una logica integrata. Per realizzare una svolta reale ed effettiva nel comparto turistico ho ritenuto di dover procedere a mettere ordine nella confusa normativa regionale di settore. Solo nel 2014 è stata varata una vera e propria legge, la Legge Regionale 18 «Organizzazione del sistema turistico in Campania», che però nel suo complesso riguarda essenzialmente la governance. È apparso indispensabile procedere a una ricognizione generale delle varie norme in vigore, con la previsione della redazione di un Testo Unico e l’obiettivo di arrivare in tempi celeri alla predisposizione di un Codice del turismo. Altro obiettivo perseguito è stato quello di arrivare a una definitiva individuazione degli Ambiti territoriali turistici omogenei, previsti dalla Legge Regionale 18, puntando a identificare grandi aree omogenee senza frammentare i territori provinciali. Il sistema Campania può funzionare se tutto ciò che si programma viene messo in rete e se è utile per il progresso economico della nostra regione.
Ci sono progetti specifici per il distretto turistico-culturale del Cilento e per Padula in particolare?
Il distretto turistico Cilento, Sele, Tanagro e Vallo di Diano è una grande opportunità per tutte le aree interne del Parco, e la Certosa di Padula è il grande attrattore che mette in moto un sistema turistico integrato dove la cultura, l’arte, l’enogastronomia e l’ambiente si mescolano offrendo itinerari turistici innovativi e particolari. La valorizzazione della Certosa è tra gli obiettivi. A breve sarà presentata a livello nazionale e internazionale una grande mostra nelle tre certose della Campania, quella di San Martino a Napoli, quella di San Giacomo a Capri e la Certosa di Padula. È il primo esperimento pratico e concreto che mette in relazione tre realtà regionali completamente diverse come la città di Napoli, l’isola di Capri e il Vallo di Diano.
E per Napoli e la Campania?
Stiamo lavorando a un’offerta turistica ampia dalla quale nasce il nuovo sistema turistico Campania basato sull’integrazione tra le mille risorse turistiche del territorio e la messa in rete di grandi attrattori. Un nuovo brand che identificherà nel suo insieme una Regione conosciuta per singoli punti di grandissimo interesse come Capri, Ischia, Sorrento, Pompei, Caserta, Napoli, integrati a pieno titolo con le aree interne dei borghi poco conosciuti, delle zone verdi e delle aree protette che conservano speciali riserve floro-faunistiche. Stiamo sviluppando itinerari turistici integrati sia all’interno della regione sia in sinergie con le regioni limitrofe a partire da quelle del Sud, per un turismo complessivo di area vasta. Napoli è al centro di questa politica di promozione. Si punterà a valorizzarla sempre più e sempre meglio partendo dalla questione sicurezza e dalla questione ambientale. La Campania deve mirare a sorprendere non solo per i luoghi di interesse ma anche per la sua capacità di interagire e fare sistema. Noi lavoriamo in questa direzione con i protagonisti del mondo della cultura, dell’imprenditoria, delle istituzioni e con tutti coloro che giorno dopo giorno sono impegnati nel trasformare la tradizione e la storia locale in modelli innovativi dedicati a supportare un turismo di qualità.
Altri articoli dell'autore
Fare della cultura uno strumento di attrazione alla base di un turismo innovativo che valorizzi le potenzialità storiche, architettoniche, paesaggistiche e naturali con l’arte come l’elemento chiave è uno degli obiettivi di Fagus Territori in Crescita
Circa 400mila visitatori hanno ammirato nell’ultimo anno il Museo Cappella Sansevero