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Antonio Canova, Le Muse coi loro poeti e filosofi, Roma, Calcografia Camerale, 1809-1814

© Kunsthistorisches Institut in Florenz-Max-Planck-Institut. Foto Bärbel Reinhard

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Antonio Canova, Le Muse coi loro poeti e filosofi, Roma, Calcografia Camerale, 1809-1814

© Kunsthistorisches Institut in Florenz-Max-Planck-Institut. Foto Bärbel Reinhard

Con la donazione della Serlupiana 14mila volumi in più al Khi di Firenze

Dopo l'annuncio dei mesi scorsi, è stata celebrata ufficialmente la più grande donazione ricevuta dal prestigioso istituto germanico. In mostra per qualche giorno scritti di Marsilio Ficino, Dante, Savonarola, Proust, Cocteau e incisioni di Piranesi e Picasso 

La donazione della Biblioteca Serlupiana al Kunsthistorisches Institut in Florenz-Max-Planck-Institut (Khi) di Firenze, già annunciata lo scorso marzo, è stata celebrata in maniera ufficiale ieri, 3 giugno, in Palazzo Vecchio, alla presenza della sindaca Sara Funaro, del professor Patrick Cramer, Presidente della Società Max Planck, dei marchesi Don Raffaele e Donna Leatitia Carrega Bertolini, VI Principi di Lucedio, donatori della Biblioteca Serlupiana e del direttore del Kunst, il professor Gerhard Wolf. 

Con i suoi circa 14mila volumi rappresenta la più ricca donazione finora mai ricevuta dal prestigioso istituto con 250 incunaboli, oltre a manoscritti, autografi e libri illustrati in prima edizione databili tra il 1470 e il 1940 circa, che spaziano tra discipline e letterature. L’integrazione della Biblioteca Serlupiana nell’infrastruttura del Kunst rende accessibile alla consultazione un segmento essenziale della storia culturale e del sapere europeo, nella sua varietà mediale, storica e intellettuale, come è nel volere dei suoi donatori, divenendo così motivo di attrattiva per gli studiosi, che sempre più individuano nell’istituto germanico di Firenze un polo di riferimento internazionale per la ricerca.

Strumento e oggetto della ricerca umanistica, il libro rivesta la doppia funzione di mezzo per l’apprendimento e di veicolo della trasmissione culturale. Tutto ciò che concerne l’editoria e la trasmissione dei sapere può essere indagato efficacemente solo a partire da una base materiale quanto più ampia possibile e i questo senso il Khi è già da anni impegnato nello studio del libro antico nella sua materialità e fisicità perché, pur con l’avvento delle nuove tecnologie e dell’Intelligenza Artificiale, l’indagine diretta degli oggetti e la loro contestualizzazione all’interno di una biblioteca di ricerca umanistica, storicamente orientata e al tempo stesso moderna, restano la base imprescindibile per un’esplorazione completa della storia del libro e del sapere.

Per il 2026-27 è prevista una grande mostra dedicata alla Biblioteca Serlupiana, ma nel frattempo, come già era avvenuto in occasione del primo annuncio della donazione, una nuova selezione di volumi della Biblioteca Serlupiana sarà esposta al pubblico nei giorni 10 e 17 giugno (dalle ore 14:00 alle 18:00) e il 13 giugno (dalle ore 10:00 alle 13:00) presso il Kunsthistorisches Institut in Florenz (Via Giuseppe Giusti 44, 50121 Firenze). Si troveranno, tra gli altri, scritti di Marsilio FicinoDante Alighieri (con il commento di Cristoforo Landino del 1481), il Liber chronicarum di Hartmann Schedel (1493), due opere di Girolamo Savonarola, le Opere varie di Giovanni Battista Piranesi (1750), così come, ad esempio, Le Livre Blanc di Jean CocteauÀ l’ombre des jeunes filles en fleurs di Marcel Proust o le Eaux-fortes originales pour des textes de Buffon (Histoire naturelle) di Pablo Picasso. 

Laura Lombardi, 04 giugno 2025 | © Riproduzione riservata

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