Il 3 marzo apre presso la sede londinese della galleria Luxembourg + Co. (per chiudere il 2 maggio) «Drawing on Matisse», una mostra organizzata insieme con l’artista Sylvie Fleury. La mostra presenta il lavoro di Fleury (Ginevra, 1961) come controcanto a un ampio corpus di disegni e ritagli originali di Henri Matisse (1869-1954) provenienti dalle proprietà dell’artista, tra cui opere mai esposte.
Dai primi anni Novanta l’opera di Sylvie Fleury solleva interrogativi sul gusto, sulla moda e sul desiderio nella cultura del Novecento e affronta il problema della crescente importanza dell’arte come bene di consumo. Fleury imita ripetutamente e strategicamente, si appropria e a volte addirittura incorpora il lavoro di importanti artisti storici nelle sue installazioni. Queste sue esplorazioni nel passato sono state realizzate come risposta ai retaggi culturali e di genere di cui hanno fatto parte o in cui sono stati coinvolti, anche a posteriori, artisti come Mondrian, Dubuffet e Stella. «Drawing on Matisse» costituisce un’estensione del lavoro di Fleury, ma sottolinea anche la rilevanza dell’eredità di Henri Matisse nel linguaggio visivo dell’arte e della moda contemporanee e nella politica dell’identità e del corpo implicita nel suo lavoro.
La mostra comprende sculture realizzate con parti del corpo di manichini e altre opere a parete di Fleury accanto a un nutrito gruppo di disegni di Matisse montati su cornici di vetro realizzate singolarmente dalla scultrice artigiana svizzera Francoise Bolli sotto la guida di Fleury. In puro stile estetico-sentimentale anni Cinquanta, le cornici in vetro riproducono parziali riflessi della carnagione degli spettatori sulle opere esposte.
«Drawing on Matisse», lo suggerisce lo stesso titolo, è il risultato di un delicato e rispettoso atto di deturpazione. È nello stesso tempo un riconoscimento della significativa influenza che Matisse ha esercitato sull’evoluzione artistica di Fleury e un appello ad abbandonare la lettura canonica della sua opera. Il controcanto di Fleury a Matisse esagera quindi intenzionalmente l’estetica femminile stereotipata associata al suo lavoro ed espone un lato di lui sorprendentemente irriverente, provocatorio e ribelle.
La selezione di Fleury di opere di Matisse per il progetto si concentra sullo smembramento e la distorsione dei soggetti, esponendo «generi» come la moltiplicazione (di occhi, labbra, mani o modelli), la frammentazione di parti del corpo e il collasso in unità dello sfondo e del primo piano dell’opera. L’artista adotta nelle proprie composizioni anche le composizioni, le linee, i temi e i materiali caratteristici di Matisse, avventurandosi così in un delicato scambio stilistico.
«Drawing on Matisse» sarà accompagnato da un catalogo pubblicato da Walther und Franz Koenig Buchhandlung, che include una conversazione con l’artista e un nuovo saggio dello scrittore Adrian Rifkin.

Henri Matisse, «Fille allongée, robe bouffante», 1926 ca (opera mai esposta prima in pubblico). Foto Richard Ivey. Cortesia di Luxembourg + Co.