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Lucia Spadano e Pierre Restany a Pescara per «Un arcobaleno dipinto sul mare» di Franco Summa, 1977

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Lucia Spadano e Pierre Restany a Pescara per «Un arcobaleno dipinto sul mare» di Franco Summa, 1977

Da cinquant’anni nel «segno» dell’arte contemporanea

Acquistato lo scorso luglio dal MaXXI di Roma, l’archivio di «Segno» verrà esposto il prossimo inverno nel foyer Carlo Scarpa, in vista del primo mezzo secolo della rivista nata a Pescara nel 1976

Fondata a Pescara nel 1976 da Umberto Sala e dalla compianta Lucia Spadano (scomparsa a febbraio 2024), la rivista bimestrale «Segno» si prepara a spegnere 50 candeline. In circa mezzo secolo i coniugi attivi in Abruzzo sono riusciti a mappare l’arte contemporanea nazionale e internazionale attraverso una cronaca appassionata, animata dalle penne di alcuni dei più importanti critici e storici dell’arte italiani (tra gli altri, Achille Bonito Oliva, Filiberto Menna, Giacinto Di Pietrantonio, Francesca Alinovi e Vincenzo Trione) affiancati da giovani che hanno trovato spazio e ascolto nella redazione.

Risalgono però al 1973 i primi materiali che costituiscono l’incipit di un più ampio corpus di documenti d’archivio, fotografie, fax, cd, scambi epistolari, messo insieme e attentamente custodito fino allo scorso luglio, quando il MaXXI di Roma si è proposto di acquistarlo per preservarlo, studiarlo e accoglierlo nel proprio patrimonio. Il prossimo inverno (dal 28 novembre al 5 aprile 2026), in vista dell’anniversario della rivista, sarà pertanto allestita nella cornice del foyer Carlo Scarpa la mostra «Segno. Dentro l’archivio di una rivista», a cura del critico d’arte Paolo Balmas. Il dietro le quinte delle (attualmente) 299 pubblicazioni, non solo ne riflette l’intensa attività e il fecondo scambio con gli artisti e le personalità del mondo dell’arte, ma aiuta anche a inquadrare il clima culturale della città abruzzese, divenuta centro propulsore dal respiro internazionale negli anni Settanta.

Cecilia Paccagnella, 17 marzo 2025 | © Riproduzione riservata

Da cinquant’anni nel «segno» dell’arte contemporanea | Cecilia Paccagnella

Da cinquant’anni nel «segno» dell’arte contemporanea | Cecilia Paccagnella