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Torey Akers
Leggi i suoi articoliLa battaglia legale tra il dirigente musicale David Geffen e il magnate delle criptovalute Justin Sun per una scultura di Alberto Giacometti del valore di 78,4 milioni di dollari ha preso una nuova piega questa settimana, quando Geffen ha presentato una controquerela, suscitando la reazione dei legali di Sun. La scultura in questione, «Le Nez» (1947), è stata acquistata da Sun per 78,4 milioni di dollari durante un’asta da Sotheby’s del 2021 a new York. In seguito, Sun ha affermato di essere interessato a vendere l’opera solo se un acquirente fosse disposto a pagare 80 milioni di dollari. Nella sua causa iniziale, presentata a febbraio, Sun ha affermato che il consulente d’arte Sydney Xiong ha falsificato la sua firma sui documenti, approfittando della sua ingenuità di neofita del mercato dell’arte. Xiong avrebbe venduto «Le Nez» a Geffen in cambio di due dipinti senza nome del valore complessivo di 55 milioni di dollari, più 10,5 milioni di dollari in contanti. Una controquerela di 100 pagine presentata dagli avvocati di Geffen il 18 aprile sostiene che la posizione di Sun è quantomeno fraudolenta, aggiungendo: «Questa causa è una farsa».
In una dichiarazione inviata via e-mail ad Artnet News, Tibor Nagy, avvocato di Geffen, ha scritto: «Il rimorso del venditore non è un motivo valido per intentare una causa. Fortunatamente, la maggior parte delle persone ragionevoli e serie se ne rendono conto, ma non Justin Sun. La nostra denuncia separa la finzione dai fatti e mette a nudo davanti all’opinione pubblica le false accuse che ha mosso. I tribunali non sono il luogo adatto per le trovate pubblicitarie».
In una dichiarazione rilasciata ad Artnet il 17 aprile, William Charron, avvocato di Sun, ha definito «estremamente fuorvianti» le accuse di Geffen. «È molto imprudente da parte del signor Geffen basare la sua causa sulla presunta innocenza di Sydney Xiong», ha affermato Charron. «La signora Xiong ha confessato il furto, è stata arrestata in Cina e oggi si trova in stato di detenzione in Cina». E ha aggiunto: «Dall’esito di questo contenzioso emergeranno ulteriori dettagli molto convincenti». Geffen, la cui collezione ha un valore stimato di circa 2 miliardi di dollari, sostiene nella sua controquerela che Sun fosse ansioso di vendere il Giacometti sulla scia del crollo delle criptovalute del 2022 e del successivo furto da parte di un hacker di 115 milioni di dollari da due società legate a Sun. La controquerela sostiene che Sun abbia intrapreso molteplici «attività commerciali non etiche e/o illegali» con ex dipendenti e non abbia mai sporto denuncia contro Xiong. La denuncia di Geffen sostiene inoltre che Sun abbia cancellato messaggi WhatsApp incriminanti nel tentativo di «recuperare» «Le Nez» e abbia travisato il potere di raccolta del suo mercato NFT (non-fungible token), ApeNFT. Lo scorso novembre, in un’altra asta di Sotheby’s a New York seguita con grande attenzione, Sun ha acquistato l’opera provocatoria di Maurizio Cattelan «The Comedian» (2019), un pezzo costituito da una banana attaccata al muro con del nastro adesivo, per 6,2 milioni di dollari.
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