Carlo Avvisati
Leggi i suoi articoliUn ambiente affrescato della villa suburbana detta «Imperiali», dal nome del proprietario che ne scavò alcuni settori tra il 1907 e il 1908, è venuto alla luce in seguito alle indagini che il Parco Archeologico di Pompei sta conducendo con la Procura della Repubblica di Torre Annunziata per contrastare le numerose violazioni dei tombaroli.
L’intervento ha consentito il ritrovamento di una stalla con resti di cavalli, dei quali sono stati realizzati i calchi. L’ambiente scoperto è quello di un criptoportico decorato che presenta graffito sullo zoccolo della parete il nome «mummia», che secondo il direttore del Parco, Massimo Osanna, aprirebbe alla possibilità che il proprietario fosse un esponente della potente famiglia romana dei Mummii, mai attestata a Pompei.
A Paestum invece, lavori dell’Enel hanno riportato alla luce parti di pavimentazione e blocchi in calcare locale di uno dei due pilastri su cui poggiava l’arco di Porta Aurea, uno di quattro varchi d’ingresso alla città.
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