Gli sforzi per creare una filiale dello Smithsonian Institute dedicata alla cultura latina stanno prendendo slancio dopo la positiva apertura dello Smithsonian’s African American Museum of History and Culture (Nmaahc) di Washington (cfr. n. 367, set. ’16, p. 20).

A settembre è stata reintrodotta una legislazione bipartisan per creare una sede permanente per il National Museum of the American Latino nella capitale Usa. «Ci sono 57 milioni di latinoamericani che non compaiono nel National Mall», ha affermato Xavier Becerra, che ha copatrocinato la legge al Congresso (aveva già considerato proposte simili nel 2011 e nel 2013 ma non le aveva trasformate in legge).

Nei prossimi tempi sarà necessario verificare le intenzioni e il comportamento della nuova amministrazione di Donald Trump. Nel frattempo, lo Smithsonian Latino Center, che sostiene la ricerca e lo sviluppo professionale presso l’istituzione, ha in programma di stabilire una presenza rafforzata sul Mall, con una galleria espositiva «multimedia» da 418 mq. Lo spazio dovrebbe aprire nel 2018 nello storico edificio Arts and Industries (Aib), lo stesso sito proposto per il museo latinoamericano.

Un rapporto pubblicato nel 2011 da una commissione governativa delineava il progetto di costruire un annesso sotto all’Aib per accogliere i 33.400 mq dell’istituzione da 600 milioni di dollari. I sostenitori del progetto sostengono che non sia mai esistito un momento migliore per riesaminare l’idea di un museo nazionale dedicato alla storia e alla cultura latine. «Dopo la controversa campagna presidenziale, la maggioranza degli americani vorrà curarsi le ferite», ha dichiarato il coautore del rapporto del 2011 Luis Cancel. Una narrativa nazionale che riconosca il ruolo dei latinoamericani nella costruzione del Paese può essere un passo positivo in questa direzione».