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Gaspare Melchiorri
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Lo storico dell’arte Fabrizio Magani è il nuovo direttore generale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio del Ministero della Cultura. La nomina ministeriale è stata trasmessa dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri alle commissioni Cultura di Camera e Senato. Tra gli ultimi incarichi, Magani ha diretto la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per il comune di Venezia e Laguna e precedentemente quella per l’area Metropolitana di Venezia e per le province di Belluno, Padova e Treviso e quella per le province di Verona, Rovigo e Vicenza.
Magani si è laureato presso l’Università degli Studi di Padova nella Facoltà di lettere e Filosofia con una tesi sul collezionismo e la committenza artistica veneziana nel Seicento. Ha iniziato la sua carriera all’interno del Ministero della Cultura come funzionario storico dell’arte presso la Soprintendenza per i Beni Artistici del Friuli-Venezia Giulia. Nel 2010 ha retto la Direzione Regionale per i Beni culturali e paesaggistici dell’Abruzzo dove ha coordinato numerosi interventi di ricostruzione a seguito del sisma che colpì la regione nel 2009.
Nel 2014 è tornato in Veneto alla guida della Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici per le province di Venezia, Belluno, Padova e Treviso e, con incarico ad interim, la Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici delle province di Verona, Rovigo e Vicenza. Dopo la Riforma del Ministero ha diretto la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Verona, Rovigo e Vicenza e, in seguito, la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’area metropolitana di Venezia e per le province di Belluno, Padova e Treviso.
Nel corso della sua carriera è stato nominato vicedirettore generale vicario per la realizzazione del «Grande Progetto Pompei» e membro di numerosi comitati scientifici in occasione di mostre sia in Italia che all’estero. È infine autore di monografie e saggi incentrati in particolare sulla storia dell’arte veneta tra il Seicento e il Settecento.
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