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Un dettaglio della Fontana dei Quattro Fiumi di Gian Lorenzo Bernini in piazza Navona

Foto: Sovrintendenza capitolina Roma

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Un dettaglio della Fontana dei Quattro Fiumi di Gian Lorenzo Bernini in piazza Navona

Foto: Sovrintendenza capitolina Roma

Fontana dei Quattro Fiumi: «Aiuto, Sant’Agnese mi cade addosso»

Note strinate • Tra le leggende che aleggiano attorno all’opera di Bernini, si è fatta strada l’idea che le pose di alcune sculture siano state pensate appositamente per dare voce alla rivalità con Borromini, autore della prospiciente chiesa

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Claudio Strinati

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Numerose, celebri e belle le leggende fiorite intorno alla Fontana dei Quattro Fiumi di Gian Lorenzo Bernini in piazza Navona, a Roma, prima fra tutte quella del gesto di terrore del Rio della Plata temendo che la prospiciente facciata di Sant’Agnese del Borromini gli caschi addosso perché mal costruita. Gli studiosi sanno che non è possibile, se non altro per l’incongruenza delle date, essendo terminata la Fontana nel 1651 quando la facciata di Sant’Agnese ancora non esisteva. Però è vero che all’epoca era il Borromini, che quella facciata mirabilmente costruì, incaricato della canalizzazione delle acque nella zona ed è vero che Innocenzo X Pamphilj non avrebbe voluto incaricare della Fontana il Bernini, prediletto dal suo predecessore l’odiato Urbano VIII Barberini, ed è vero che l’attrito tra Bernini e Borromini era già all’epoca proverbiale. Però il Rio della Plata quel gesto lo fa veramente ed è di spavento, sbalordimento, terrore.

Un esame psicanalitico non si può fare ma quanto sarebbe interessante! Di che ha paura quel colosso, magistralmente scolpito da Francesco Baratta? E gli altri Fiumi intorno, cui misero mano valentissimi collaboratori del Bernini tra cui il grande Antonio Ercole Raggi, condividono uno stato d’animo analogo? Le statue non parlano e nemmeno il resto della Fontana e c’è da dubitare che lo faranno mai anche con l’Intelligenza Artificiale! Ma che Bernini si trovasse in non buone condizioni psichiche è probabile, tanto che fece il progetto ma non scolpì quasi niente di sua mano

Le fonti raccontano che, per riuscire ad avere la commissione della Fontana, dovette ricorrere a raccomandazioni poderose di due potentissime donne, Olimpia Maidalchini e Costanza Pamphilj, e riuscì a farla franca ancora una volta nella sua gloriosa e accidentata carriera. La Fontana è molto bella e spericolata. L’obelisco centrale è piazzato sulle rocce della scogliera (scolpite dal bravissimo maestro Giovanni Maria Fracchi) ma sembra poggiare sul vuoto, grazie a un marchingegno che è un vero effetto speciale. Un miracolo di statica, emozionante in sé. Allora il Rio della Plata ha timore e stupore proprio di questo. E se mi casca addosso? Che faccio? Chiamo il Borromini? A giudicare dalle altre tre statue dei Fiumi un latente trauma è rimasto incardinato alla magistrale opera. Il Nilo si copre il volto, dato che le sue sorgenti erano ignote ma forse anche perché non vuole neanche vedere quello che potrebbe succedere. Il Danubio si gira con aspetto fremente e parimenti intimorito dall’idea che l’obelisco caschi a spaccargli la testa. Il Gange ha postura solenne immerso nella meditazione trascendentale buddhista che gli compete (lo fece il fine scultore Claude Poussin) ma forse attraversata da inquietanti sospetti e magari pronto a zompare fuori, per dirlo alla romana. Il Tevere, e siamo a Roma, proprio non c’è! Solo che dalla grotta spuntano insieme con l’acqua impetuosa certi animali minacciosi, tipo un serpentone, un cavallo indomito e un leone dall’aria non proprio rassicurante che consigliano di scrutare la miracolosa fontana con più attenzione al Trauma originario, mentre una enorme palma (opera dei due geniali scultori Lorenzo e Giovanni Battista Palombo) sembra squassata dal vento. Lusinghe e ipocrisie, normalmente non disdicevoli alla progettazione berniniana, sono tenute a debita distanza e la Fontana è un capolavoro sul serio.

Una veduta della Fontana dei Quattro Fiumi di Gian Lorenzo Bernini in Piazza Navona, a Roma

Claudio Strinati, 24 marzo 2025 | © Riproduzione riservata

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