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Una veduta dell’installazione pittorica ambientale «Bagnanti al faro», 2024, di Francesco Lauretta

Foto: Marino Colucci

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Una veduta dell’installazione pittorica ambientale «Bagnanti al faro», 2024, di Francesco Lauretta

Foto: Marino Colucci

Francesco Lauretta riaccende il Faro di San Cataldo

L’opera site specific dell’artista siciliano rientra nel progetto della Regione Puglia di ridare nuova vita ad alcune costruzioni non più in funzione lungo le proprie coste. Si riparte da Bari

Graziella Melania Geraci

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Dal primo marzo il Faro di San Cataldo di Bari torna fruibile inaugurando al proprio interno il Museo del Faro e della Radio e l’installazione pittorica «Bagnanti al faro» di Francesco Lauretta (Ispica, 1964). 

Il recupero della struttura si inserisce nell’ambito del progetto CoHeN-Coastal Heritage Network attraverso cui la Regione Puglia ha restaurato e rifunzionalizzato tre fari e tre torri lungo il territorio litoraneo adriatico-ionico. Le riaperture delle costruzioni costiere prevedono anche le presentazioni di opere site specific, in questo caso quella di Lauretta, all’interno del programma «Fari e torri del fuoco segreto», promosso dalla Fondazione Pino Pascali e dal Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio della Regione. 

«L’Arte Contemporanea è stata considerata un elemento fondamentale nella riqualificazione di questi luoghi che si pongono anche come posti di accoglienza e di dialogo tra l’antico e il contemporaneo, spiega Nicola Zito, curatore del progetto artistico insieme a Christian Caliandro. Era prevista la realizzazione di un lavoro per ogni sede. Abbiamo scelto gli artisti in base alle tipologie e alle situazioni variando gli approcci, quindi si va dalla scultura come quella di Claudia Giannulli fino all’installazione per Serena Fineschi e Gea Casolaro, dalla pittura con Lauretta alle performance di Virginia Zanetti e Isabella Mongelli. Per il Faro di San Cataldo Francesco Lauretta immagina, in un posto isolato per definizione, che l’esterno invada l’interno del faro e che la figura solitaria del farista trovi compagnia nella presenza delle “Bagnanti”. Fisicamente l’invasione dell’acqua del mare all’interno delle sale avviene attraverso delle porzioni di moquette colorata a partire dal blu, passando per l’arancione e poi per il giallo: vari passaggi per un’idea di mare che rompe tutti i confini fisici e concettuali e diventa tutt’uno con il faro».

Gli altri luoghi che vedranno presto una riapertura al pubblico sono Torre San Felice a Vieste, Torre Pietra a Margherita di Savoia, Torre Calderina a Molfetta, il Faro di Punta Palascìa a Otranto e la Torre-Faro Carlo V di Torre San Giovanni (Ugento).

Graziella Melania Geraci, 01 marzo 2025 | © Riproduzione riservata

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Francesco Lauretta riaccende il Faro di San Cataldo | Graziella Melania Geraci

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