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Giuseppe Stampone, «Abruzzo mon amour», 2022, collezione privata, Milano

Courtesy Prometeogallery, Milano-Lucca

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Giuseppe Stampone, «Abruzzo mon amour», 2022, collezione privata, Milano

Courtesy Prometeogallery, Milano-Lucca

Giuseppe Stampone trasforma il disegno in un dispositivo critico

Presso The Drawing Hall, a Bergamo, il gesto minuzioso della penna Bic permette all’artista di ricopiare l’immagine, che diventa così riflessione politica, etica, esistenziale

C’è sempre un cortocircuito nei lavori di Giuseppe Stampone (Cluses, Fr, 1974; vive e lavora tra Teramo, Bruxelles e Roma): il gesto minuzioso della penna Bic che ricopia l’immagine diventa riflessione politica, etica, esistenziale. Anche nella sua ultima mostra, «Fotocopiatrice Intelligente», l’artista trasforma il disegno in un dispositivo critico, capace di interrogare la realtà attraverso il doppio e la ripetizione.

Il progetto, curato da Ilaria Bernardi presso The Drawing Hall di Bergamo (dal 25 ottobre al 22 novembre), si sviluppa in due spazi contrapposti, come due lati di uno stesso pensiero. In uno, l’acqua blu di due vasche accoglie piccole navi radiocomandate: un gioco solo in apparenza innocente, che evoca la rotta migratoria e il suo dramma. Nell’altro, un trenino e un camion (stessi mezzi, stesso controllo a distanza) richiamano le operazioni dei trafficanti di esseri umani.

A fare da sfondo, due cicli grafici si rispondono: una nuova «Via Crucis» in cui la croce di Cristo si fa solido geometrico, omaggio a Lorenzo Lotto e alla città di Bergamo, e i «7 Vizi Capitali», simbolo delle derive morali che muovono l’azione dell’uomo. Tra Bibbia e contemporaneità, Stampone costruisce una teologia del presente, dove il disegno è al tempo stesso meditazione e denuncia.

La mostra segna l’undicesimo capitolo della programmazione dello spazio espositivo bergamasco, fondato da Walter Carrera, Marco Marcassoli e Andrea Mastrovito, ed è accompagnata dal «Quaderno n.11», con uno scritto di Bernardi ed estratti da testi dell’artista Giulio Paolini, punto di riferimento per l’autore abruzzese. Per i sostenitori del progetto, il TDH Folder propone venti opere uniche dal titolo «Duchamp a casa Vermeer / Autoritratto d’artista».

Giuseppe Stampone, «Italian art ABC», 2011, collezione privata, Bergamo

Alessia De Michelis, 16 ottobre 2025 | © Riproduzione riservata

Giuseppe Stampone trasforma il disegno in un dispositivo critico | Alessia De Michelis

Giuseppe Stampone trasforma il disegno in un dispositivo critico | Alessia De Michelis