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Guglielmo Gigliotti
Leggi i suoi articoliA Roma il MaXXI, Museo nazionale delle arti del XXI secolo, diventerà ancora più grande e green. È quanto è emerso dalla tavola rotonda che ha accompagnato ieri, 24 settembre, presso lo stesso museo romano, l’annuncio del bando della gara d’appalto del MaXXI Hub+Green. Fulcro di questo progetto è un nuovo edificio che sorgerà lungo via Masaccio, nel settore opposto a quello dell’accesso principale del MaXXI su via Guido Reni. Ospiterà nuovi laboratori per il restauro del contemporaneo, nonché ambienti per il deposito delle opere. E poi gruppi di lavoro, ricerca e sviluppo interdisciplinari. A questo edificio, il MaXXI Hub, si combinerà una fascia di verde urbano attrezzato che collegherà tutti gli spazi all’aperto del museo. Sarà una sorta di galleria a cielo aperto con interventi di artisti e paesaggisti, laboratori di progettazione del paesaggio, orti urbani produttivi.
Un concorso internazionale di idee venne lanciato nel 2022, vinto poi dal gruppo multidisciplinare internazionale guidato dallo studio italo-francese Lan (Local Architecture Network). E ora la gara per l’affidamento dei lavori e la loro realizzazione. Il complesso processo è gestito dal Provveditorato Interregionale per le Opere Pubbliche per il Lazio, l’Abruzzo e la Sardegna del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, con un primo lotto da 14 milioni di euro nell’ambito di un piano da 25 milioni complessivi (bando sul sito del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti).
A illustrare questo nuovo stadio dell’evoluzione del Museo nazionale delle arti del XXI secolo sono stati Maria Emanuela Bruni (presidente Fondazione MaXXI) e Francesco Stocchi (direttore artistico del MaXXI), seguiti da Margherita Guccione (direttore scientifico Grande MaXXI), Umberto Napolitano (cofondatore Lan), Vittorio Rapisarda Federico (provveditore interregionale per il Lazio l’Abruzzo e la Sardegna del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti), Maurizio Veloccia (assessore all’Urbanistica del Comune di Roma), Angelo Piero Cappello (direttore generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura), Mario Avagnina (project manager Grande MaXXI), Benedetta Bonifati (vicepresidente all’edilizia privata di Ance Roma-Acer) e Lorenzo Busnengo (consigliere dell’Ordine degli Architetti di Roma).
Dice Maria Emanuela Bruni: «La rigenerazione verde di Piazza Alighiero Boetti la renderà fin dalla prossima estate più accogliente e confortevole e, con l’avvio della costruzione del nuovo edificio, comincia a prendere forma il museo del futuro. Con l’iniziativa di oggi, confermiamo il nostro impegno di trasparenza e di dialogo, per un confronto continuo con la città e i suoi abitanti». Aggiunge Margherita Guccione: «La pubblicazione della gara rappresenta un passo fondamentale verso la realizzazione del Grande MaXXI, un progetto che amplierà gli spazi del museo e ne rinnoverà profondamente l’offerta culturale. Si tratta di un’opportunità preziosa per ripensare le pratiche museali e rafforzare la vocazione del MaXXI come spazio pubblico, aperto al quartiere e alla città. Un ruolo che sarà ulteriormente valorizzato dalla spettacolare rigenerazione green dell’intera area, capace tra l'altro di migliorarne significativamente il comfort ambientale».
Ha dichiarato a riguardo Umberto Napolitano, cofondatore di Lan: «Con Grande MaXXI, il museo si propone come un forum civico: un luogo aperto e accessibile, sostenibile e inclusivo, dove architettura e natura si intrecciano e la città trova nuove forme di trasformazione». Come dire, una polarità urbana, che porta il museo dell’arte e dell’architettura contemporanee al centro dello sviluppo civile di una grande città e del dibattito architettonico internazionale.
Un render del MaXXI Hub+Green. © Lan-Architecture
Un render del MaXXI Hub+Green. © Lan-Architecture
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