Image

Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine

Image

La copertina del volume

Image

La copertina del volume

I commerci con l'aldilà dei coniugi Arnolfini

I commerci con l'aldilà dei coniugi Arnolfini

Luca Scarlini

Leggi i suoi articoli

Il quadro di Van Eyck che si trova alla National Gallery di Londra, nella sala 56, è una delle opere più celebri del mondo, riprodotta e rivisitata (basti pensare alle incantevoli varianti elaborate da Tano Festa negli anni Settanta). Il titolo invalso nell’uso è quello dei coniugi Arnolfini, identificando i protagonisti del dipinto come membri della facoltosa famiglia lucchese, che nel Quattrocento era assai ricca, per via dei molteplici commerci e in specie di quello della seta e di altre stoffe preziose. A tutti però è stato chiaro che la trama, fitta di eventi, del dipinto nasconda altre vicende, e differenti trame. Da qui, e dalla attenta lettura della vastissima letteratura critica, parte l’acuto saggio di Jean-Philippe Postel, uscito in Francia nel 2016, che indaga sui simboli e sui piani della rappresentazione.
Come in una crime story classica, lo sguardo dello scrittore inizia dal museo londinese, narrando dei gesti dei visitatori e si posa in primo luogo sui molteplici indizi, nella visione della stanza e in quella, ambigua e misteriosa, che si dà dentro lo specchio, luogo che per i teologi è tradizionalmente la dimora della verità. Se in fondo il mistero dell’opera, che fonda una visione dell’arte occidentale fuori dalla pittura di devozione, rimane per molti aspetti tale, mancando documenti e riscontri, Postel riesce con finezza a illustrare i meccanismi per cui quella che sembra una scena di ricchezza borghese, sia invece un segno, pieno di segreti, di commerci con l’aldilà, senza scordare il rimando (fortemente insistito da altri studiosi) all’assonanza tra il nome della famiglia italiana e sant’Arnolfo, patrono dei cornificati. In questo scenario le candele sul lampadario indicano la vita, che presto finisce, in un’epoca in cui la mortalità era altissima, e vicende di vita e morte si intrecciano in un’opera di straordinaria potenza, in cui il desiderio del committente, di cui niente sappiamo, incontra perfettamente la visione dell’artista.


Il mistero Arnolfini, di Jean-Philippe Postel, prefazione di Daniel Pennac, traduzione di Doriana Comerlati, 124 pp., Skira, Milano 2017, € 16,00
 

La copertina del volume

Luca Scarlini, 22 marzo 2017 | © Riproduzione riservata

Altri articoli dell'autore

A partire da cammei autobiografici e racconti degli artisti effigiati, un libro con le storie di una serie di copertine celebri della storia del rock

Pubblichiamo in anteprima una brano dell’autobiografia di Luca Scarlini, in uscita per Bompiani

Il conte dadaista in 26 minimonografie di Andrea Cortellessa

Come la mostra postuma del pittore nel 1907 folgorò il poeta

I commerci con l'aldilà dei coniugi Arnolfini | Luca Scarlini

I commerci con l'aldilà dei coniugi Arnolfini | Luca Scarlini