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«Studio del busto di Giulio Contarini da Alessandro Vittoria» di Giambattista Tiepolo, National Gallery of Canada, Ottawa

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«Studio del busto di Giulio Contarini da Alessandro Vittoria» di Giambattista Tiepolo, National Gallery of Canada, Ottawa

I disegni di Tiepolo messi agli atti

Per il pittore veneziano, questo genere non è solo un mezzo per possedere il mondo sensibile, ma un metodo per coglierne il ritmo e dar forma all’ornamento, secondo il suo personale senso di rococò

Carolina Trupiano Kowalczyk

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La pubblicazione degli atti del convegno sui disegni di Giambattista Tiepolo tenutosi a Udine nel 2022, diminuisce l’aura di inafferrabilità di Tiepolo disegnatore. Nonostante la proliferazione di mostre e libri su un artista ben riconoscibile dai più per la sua verve creativa, che dona forza allo sguardo mariano, riveste di raffinatezza gli elementi del cosmo e della terra e ricopre di tessuti cangianti le divinità del passato e i committenti, c’è infatti ancora molto spazio nello studio della grafica tiepolesca. Anzi, la costante apparizione di disegni sul mercato antiquario (tra cui falsi o copie) che subito si disperdono nelle collezioni pubbliche e private del mondo, non aiuta nel discernimento della sua ampia produzione ma crea confusione su questioni importanti quali l’evoluzione della tecnica in termini di datazione e il ruolo di contemporanei seguaci, considerando che le differenze con i figli Giandomenico e Lorenzo sono già note agli studiosi. 

Il volume si pone come valido ausilio allo scopo, proponendo nuove idee e direzioni di ricerca; tra i contributi spiccano l’audace e colto confronto con le macchie astratte di Kandinskij, in quanto comune sensibilità alla geometria delle ombre nello spazio (S. Marinelli); l’elaborazione del linguaggio giovanile del Taccuino di Danzica (A. Piai); la fantasiosa progettazione su carta per gli affreschi (D. Dombrowski); le interpretazioni delle figure di pietra, antiche e moderne (A. Cipullo); la storia dell’uso dei pattern tiepoleschi in vista della falsificazione nell’Otto e Novecento (L. Baroni); i sottili legami e le divergenza con la grafica dell’allievo Fabio Canal (A. Spera). Il disegno per Tiepolo non è solo un mezzo per possedere il mondo sensibile, ma un metodo per coglierne il ritmo e dar forma all’ornamento, secondo il suo personale senso di rococò.

Tiepolo: i disegni
a cura di Maria Paola Frattolin, Sergio Marinelli, Andrea Piai,  247 pp, ill., Scripta, Trento-Verona, Udine 2024, € 26

La copertina del volume

Carolina Trupiano Kowalczyk, 26 settembre 2024 | © Riproduzione riservata

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