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La sede della Rete dell’800 Lombardo presso la Fondazione Accademia Carrara di Bergamo

Foto tratta da Wikipedia

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La sede della Rete dell’800 Lombardo presso la Fondazione Accademia Carrara di Bergamo

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I lombardi hanno un vantaggio: la Rete dell’800

Un sodalizio di istituzioni museali si impegna ogni anno nell’accrescimento dei propri partner e conta 18 realtà distribuite sul territorio regionale, coordinato da Fondazione Brescia Musei

Elisabetta Matteucci

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La Rete dell’800 Lombardo riunisce istituzioni che riconoscono il proprio tratto identitario comune nel patrimonio artistico e culturale del XIX secolo in Lombardia, testimoniando con le loro collezioni la ricchezza, la molteplicità e la complessità di quell’epoca. Nata nel 2004, la Rete si è ricostituita nel 2019 grazie al supporto di Regione Lombardia con l’intento di valorizzare e promuovere luoghi e raccolte legati a vario titolo alla cultura ottocentesca

La Rete intende sviluppare progetti di studio, ricerca, valorizzazione e divulgazione allo scopo di offrire e garantire una migliore offerta culturale attraverso strumenti integrati di guida al territorio. Il sodalizio di istituzioni museali si impegna ogni anno nell’accrescimento dei propri partner e attualmente conta al suo interno ben 18 realtà distribuite sul territorio regionale, coordinato da Fondazione Brescia Musei, eletto ente capofila nel 2021: Accademia Carrara (Bergamo); Ateneo di Brescia-Palazzo Tosio, Museo del Risorgimento Leonessa d’Italia e Pinacoteca Tosio Martinengo (Brescia); Museo Diotti (Casalmaggiore); Museo Ala Ponzone (Cremona); Accademia Tadini (Lovere); Accademia di Belle Arti di Brera, Galleria d’Arte Moderna di Milano, Museo del Risorgimento di Milano, Museo Bagatti Valsecchi e Museo Poldi Pezzoli (Milano); Castello Bonoris e Museo Lechi (Montichiari); Musei Civici di Monza; Musei Civici di Pavia; Villa Carlotta, Museo e Giardino botanico (Tremezzina); Villa Monastero (Varenna). 

La Rete dell’800 Lombardo è frutto della consapevolezza di quanto sia ampio il panorama che da quel secolo affiora ancora oggi sotto il tessuto della Lombardia moderna. Nel rispetto dell’autonomia di ognuno, le realtà culturali aderenti si impegnano alla promozione reciproca attraverso la valorizzazione delle singole identità e delle relative collezioni. Per raggiungere questo scopo viene promossa l’elaborazione di progetti di studio e di ricerca comuni che individuino e valorizzino gli intrecci tematici e le diversità; l’organizzazione di seminari, esposizioni, convegni; l’ideazione di itinerari di visita volti all’allargamento delle fasce di pubblico e alla loro fidelizzazione, con particolare attenzione alle scuole; la valorizzazione del patrimonio documentario e degli archivi storici.

Precipua finalità è quella di rendere accessibile il patrimonio, le competenze e le risorse a un pubblico sempre più ampio e diversificato. Nel 2022 il sito è stato arricchito da una sezione Educational, esito del progetto «Due secoli di Rete: I Musei dell’800 lombardo dai carteggi al digitale», finanziato da Regione Lombardia. Online è fruibile un catalogo comprendente oltre 500 opere, corredate di dati tecnici, commenti critici e approfondimenti, oltre a fotografie in alta definizione: uno strumento funzionale alla preparazione e organizzazione della visita, come pure allo studio e alla ricerca. Attraverso i canali social Facebook e Instagram vengono pubblicizzati sia i progetti comuni, sia le iniziative maturate in seno alle singole realtà museali. Tra le iniziative in programma quest’anno vi sono: la III edizione del «Weekend della Rete» (21-22 settembre), una proposta che prevede la realizzazione di un palinsesto di attività condivise tra i partner aderenti; e la Giornata di Studi del 22 ottobre presso il Museo Poldi Pezzoli, intitolata «Le arti applicate in Lombardia nell’Ottocento: artisti, collezionisti, esposizioni e musei». 

Elisabetta Matteucci, 13 giugno 2024 | © Riproduzione riservata

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