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I mecenati dell'arte contemporanea a convegno a Bari

Anna Saba Didonato

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Bari. «Mecenati e mecenatismi. Il ruolo dei privati nell’arte contemporanea», è questo il titolo del convegno organizzato da Baricult che si svolgerà domani, 20 marzo, a partire dalle 9:30, nella Sala Consiliare del Palazzo della Provincia. «Il convegno si pone come un momento di approfondimento e di riflessione sulla necessità di interazione tra pubblico e privato nell’ambito delle politiche culturali, spiega il curatore Vito Labarile, visto che oggi i territori sono in competizione tra loro ma non tutti riescono a essere competitivi e attrattivi».
In mattinata interverranno Ugo Bacchella, presidente della Fondazione Fitzcarraldo, Patrizia Sandretto, Raffaella Frascarelli della fondazione Nomas, Maurizio Morra Greco, Paolo Verri, direttore del palinsesto Eventi e Contenuti Espositivi Padiglione Italia Expo 2015, Raffaele De Ruggieri della Fondazione Zètema di Matera, Vito Barozzi del Teatro Mercadante. Nel pomeriggio seguirà una tavola rotonda con un focus dedicato alla città di Bari cui interverranno Antonio Felice Uricchio rettore dell’Università degli Studi di Bari, Silvio Maselli Assessore alle Culture e al Turismo del Comune, Nicola Martinelli urbanista e professore del Politecnico di Bari e Marilena Di Tursi giornalista e critica d’arte.
«Bari è una città che non sa più pensarsi e rappresentarsi in grande, una città che non riesce a elaborare più una visione futuribile attraverso progetti esemplari, così come invece è avvenuto nella sua ultima e grande fase progettuale che è stata quella degli anni Venti/Trenta, afferma Labarile. Si dice che con l'arte contemporanea si svolta, la città si internazionalizza, recupera attrattività e competitività. Bene, noi di Baricult vogliamo parlare di questo nel convegno di domani, con autorevoli e qualificate personalità di un mecenatismo educato che si esprime senza esibizione di potere, convinti, come siamo, che senza i privati e senza qualità progettuale l'economia della cultura diventa esercizio vuoto, retorico, senza prospettiva reale».

Anna Saba Didonato, 19 marzo 2015 | © Riproduzione riservata

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