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Un render del futuro Guggenheim Abu Dhabi progettato da Frank Gehry

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Un render del futuro Guggenheim Abu Dhabi progettato da Frank Gehry

I musei che vedremo nel 2025

Frank Gehry, Norman Foster, Mecanoo, Oma, David Adjaye, Jean Nouvel, Diller Scofidio + Renfro, Mad: sono solo alcuni dei nomi dietro ai progetti che saranno inaugurati quest’anno

Autori vari

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Saadiyat Cultural District

Abu Dhabi, Emirati Arabi Uniti
Completamento costruzione: 2025
Costo totale: 4,5 miliardi di sterline

Aprire un solo grande museo è già un’impresa erculea: Abu Dhabi ne aprirà non uno, ma addirittura quattro nei prossimi anni. Si uniranno al Louvre Abu Dhabi per creare una straordinaria concentrazione di luoghi di cultura. Il più grande sarà il Guggenheim Abu Dhabi progettato da Frank Gehry. Il museo ha costruito una collezione di quasi mille opere d’arte contemporanea, tra cui pezzi di Julie Mehretu, Dia al-Azzawi e di importanti artisti degli Emirati Arabi come Najat Makki e Hassan Sharif. Sarà il più grande dei quattro musei Guggenheim. Il fulcro del quartiere sarà il Museo Nazionale Zayed, che celebrerà la storia e la cultura della nazione e omaggerà l’eredità del padre fondatore del Paese, Zayed bin Sultan Al Nahyan. È stato progettato da Foster + Partners e presenta cinque svettanti «ali di falco», che fungeranno da torri di raffreddamento naturali. Nel frattempo, il Museo di Storia Naturale, progettato dallo studio olandese Mecanoo, condurrà i visitatori in un viaggio attraverso il tempo e lo spazio, con l’incontro con Stan, un fossile di T-rex di 67 milioni di anni fa, e la visione di un pezzo di un meteorite di sette miliardi di anni fa. Accanto ci sarà un avamposto del teamLab, lo studio laboratorio di arte immersiva con sede a Tokyo. Il completamento della costruzione del quartiere è previsto per il 2025, mentre le date di apertura dei singoli musei devono ancora essere annunciate. 
[Lee Cheshire]

Un render della nuova Piazza Egizia progettata dallo studio Oma

Museo Egizio

Torino
Apertura: seconda metà di settembre
Costo: 23 milioni di euro

Dopo i riallestimenti inaugurati a novembre in occasione delle celebrazioni per il bicentenario del museo, tra cui la nuova Galleria dei Re, i lavori proseguono sull’intera struttura del secentesco Collegio dei Nobili. Prevista per fine settembre l’inaugurazione della nuova Piazza Egizia, liberamente accessibile, coperta da una grande struttura di vetro e acciaio. Il progetto è di David Gianotten e Andreas Karavanas (Oma) e prevede anche una sezione ipogea che verrà dedicata all’Egitto «immersivo», con la ricostruzione del paesaggio e dell’atmosfera. 
[Alessandro Martini]

Un render del nuovo edificio dello Studio Museum progettato da Adjaye Associates

Studio Museum in Harlem

New York, Stati Uniti
Apertura: autunno 2025
Costo: 300 milioni di dollari

Lo Studio Museum in Harlem inaugurerà il suo nuovo edificio di 82mila metri quadrati sulla West 125th Street. Progettato da Adjaye Associates con una terrazza sul tetto realizzata da Studio Zewde, è la prima struttura realizzata appositamente per lo Studio Museum e richiama le chiese storiche, i teatri e gli edifici residenziali del quartiere. Lo Studio Museum è stato fondato nel 1968 da artisti, attivisti e filantropi per promuovere gli artisti di origine africana e il loro lavoro. La mostra inaugurale nella nuova sede sarà dedicata allo scultore Tom Lloyd (1929-96), oggetto della prima mostra del museo 57 anni fa. Sarà visibile parte della collezione permanente di circa 9mila opere, dall’Ottocento a oggi, a firma di artisti come Romare Bearden, Dawoud Bey, Jordan Casteel, Barkley L. Hendricks, Seydou Keïta, Norman Lewis, Lorraine O’Grady e Faith Ringgold. 
[Elena Goukassian]

Un render del nuovo spazio espositivo del New Museum progettato dallo studio Oma

New Museum

New York, Stati Uniti
Apertura: nel corso del 2025
Costo: 82 milioni di dollari

Il New Museum di New York raddoppierà il suo spazio espositivo con un progetto di espansione di sette piani nella sua sede di Lower East Side. Progettata da Rem Koolhaas e Shohei Shigematsu di Oma, l’aggiunta di 60mila metri quadrati, con facciata in vetro stratificato e rete metallica, avrà spazi per le attività per il pubblico e per le residenze d’artista (compreso il programma di arte digitale Rhizome), oltre a un ristorante da 80 coperti. Una nuova piazza pubblica all’aperto ospiterà installazioni, performance e incontri, mentre l’atrio e la libreria del museo saranno ampliati. Fondato originariamente nel 1977 dalla storica dell’arte Marcia Tucker, il New Museum si trova sulla Bowery dal 2007, in un edificio progettato dagli architetti Kazuyo Sejima e Ryue Nishizawa (fondatori dello studio Sanaa). L’ampliamento di Koolhaas e Shigematsu occuperà il lotto adiacente, con collegamenti tra le strutture. 
[E.G.]

Un render della nuova sede della Fondation Cartier pour l’art Contemporain su progetto dell’architetto Jean Nouvel

Fondation Cartier

Parigi, Francia
Apertura: fine 2025
Costo: circa 230 milioni di euro

Una delle più note fondazioni d’arte francesi aprirà una nuova sede, progettata dall’architetto Jean Nouvel, di fronte al Musée du Louvre. La Fondation Cartier pour l’art Contemporain esporrà fino a 800 opere della sua vasta collezione nel Louvre des Antiquaires, riconvertito nel XIX secolo; come ha promesso Nouvel sarà «probabilmente l’istituzione che offrirà la maggior differenziazione dei suoi spazi, le forme espositive e i punti di vista più diversi». I 6.500 metri quadrati di spazio espositivo avranno cinque «piattaforme mobili» modificabili per raggiungere un’altezza di 11 metri e sovrastate da passerelle per i visitatori. La fondazione lascerà la sua attuale sede in Boulevard Raspail anch’essa progettata da Nouvel. 
[Catherine Hickley]

Un render della nuova sede V&A East progettata da Diller Scofidio + Renfro

V&A East Storehouse

Londra, Regno Unito
Apertura: 31 maggio
Costo: circa 50 milioni di sterline

La data di apertura della nuova sede V&A East è come un arcobaleno: ogni volta che si pensa di essere arrivati a toccarlo, scompare. Originariamente previsto per il 2023, questo avamposto del V&A dovrebbe vedere la luce nella primavera del 2026. Ciò che aprirà certamente nel 2025 è la V&A East Storehouse, progettata da Diller Scofidio + Renfro. Situata in un’area costruita per le Olimpiadi del 2012, si estende su quattro livelli e 16mila metri quadrati. Ospiterà 250mila oggetti, 350mila libri e mille archivi del V&A. I visitatori saranno liberi di muoversi ed esaminare qualsiasi oggetto desiderino, non protetto da vetri. Dopo decenni saranno esposti anche esemplari di grandi dimensioni, tra cui un interno completo di Frank Lloyd Wright. Inoltre, dal 13 settembre qui si potrà vedere l’archivio di David Bowie, 90mila oggetti acquisiti grazie a 10 milioni di sterline donati dalla Blavatnik Family Foundation. 
[L.C.]

Un render dell’installazione di Carlos Aires per il Museu de Arte Contemporânea Armando Martins

Macam

Lisbona, Portogallo
Apertura: 22 marzo
Costo: non comunicato

Sarà un edificio del Settecento, il Palácio Dos Condes da Ribeira Grande, la casa del Museu de Arte Contemporânea Armando Martins, che ospiterà anche un hotel a cinque stelle. Il fondatore, l’imprenditore Armando Martins (presidente del Grupo Fibeira, attivo nello sviluppo immobiliare, alberghiero e dei servizi), esporrà la sua collezione privata (più di 500 opere di artisti portoghesi e internazionali, come Paula Rego, Maria Helena Vieira da Silva, José Malhoa, Amadeo Souza-Cardoso o Rui Chafes), ma non solo. La cappella del palazzo ospiterà «Trinity», un’installazione sul tema del Cristianesimo e della guerra di Carlos Aires, artista spagnolo che utilizza il nome in codice dato da Oppenheimer al primo test della bomba atomica. 
[C.H.]

Un render del Fenix Museum, situato in un edificio il cui restauro è stato affidato allo studio Mad

Fenix Museum of Migration

Rotterdam, Paesi Bassi
Apertura: 16 maggio 
Costo: non comunicato

Il Fenix Museum, situato in un magazzino portuale degli anni Venti restaurato, racconterà la storia della migrazione attraverso il prisma dell’arte contemporanea. Yansong Ma, dello studio Mad di Pechino, ha creato uno spazio di 16mila metri quadrati, che comprende una struttura a doppia elica chiamata Tornado. La collezione è stata assemblata da Wim Pijbes, direttore della Fondazione Droom en Daad, che ha sostenuto tutti i costi. 

Gli altri musei in lista d’attesa

Rotterdam (Paesi Bassi) 
In primavera Portlantis sulla storia del porto (progetto Mvrdv); in autunno Museo Nazionale della Fotografia olandese.

Almaty (Kazakistan) 
In primavera il Museum of Arts in Kazakistan, il primo museo privato di arte contemporanea dell’Asia Centrale, progettato da Chapman Taylor: 9.400 metri quadrati per la collezione dell’imprenditore Nurlan Smagulov con oltre 700 opere, tra cui Léger, Serra, Kusama, Kiefer, Alicja Kwade, Yinka Shonibare e artisti dell’area. 

Gibilterra 
In autunno la Fortress House per l’arte contemporanea riconfigurata da Gamma Architects.

Il Cairo 
Sempre attesa la completa inaugurazione del colossale Gem a Giza.

Los Angeles 
Dataland, il primo museo al mondo dedicato alle arti dell’Intelligenza Artificiale (AI), promosso dall’artista Refik Anadol e progettato con lo studio Gensler e Arup nel complesso The Grand La.

New York 
Ad aprile, la «nuova» Frick Collection firmata Selldorf Architects.

Naoshima (Giappone) 
In primavera il Naoshima New Museum of Art, progettato da Tadao Ando.

Napoli 
Il Pan di Napoli si trasforma: nel 2025 sorgerà il Museo dell’Immagine.

Praga 
Il Museo Mucha, il 24 gennaio.

Vienna 
In primavera Foto Arsenal Wien, primo museo di fotografia in città; il Museo Arik Brauer nell’Atelier nel parco Augarten; a fine anno la Villa Beer degli anni ’20-30; entro l’anno, ampliamento del Museo Sissi nell’Hofburg.

Trondheim (Norvegia) 
Il 15 febbraio il PoMo con la collezione di Ole Robert e Monica Reitan, in particolare di donne artiste. 

Autori vari, 15 gennaio 2025 | © Riproduzione riservata

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