Image

Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine

Image

Veduta dell'allestimento della Galerie Marc Ladreit de Lacharrière © Musée du quai Branly - Jacques Chirac. Foto Thibaut Chapoto

Image

Veduta dell'allestimento della Galerie Marc Ladreit de Lacharrière © Musée du quai Branly - Jacques Chirac. Foto Thibaut Chapoto

I tesori di Africa e Oceania al Musée du quai Branly

Aperta una nuova galleria con le opere della donazione di Ladreit de Lacharrière

Luana De Micco

Leggi i suoi articoli

La nuova galleria del Musée du quai Branly era allestita e pronta ad aprire sin da novembre, ma è rimasta chiusa per la pandemia. Il pubblico ha potuto scoprirla con la riapertura dei musei francesi dopo più di sei mesi di stop. La Galerie Marc Ladreit de Lacharrière porta il nome dell’uomo d’affari, uno dei più ricchi di Francia, che nel 2018 ha donato allo Stato la sua collezione d’opere d’arte d’Africa e Oceania.

Una donazione «senza precedenti fatta alla Francia nel settore dell’arte extraeuropea», ha sottolineato il presidente del quai Branly, Emmanuel Kasarhérou. La nuova galleria, come già lo stesso quai Branly, è stata progettata da Jean Nouvel. È uno spazio intimista in cui le 36 sculture di legno (per un valore di 50 milioni di euro) sono allestite ognuna in una sorta di bolla di vetro.

«L’idea dell’alone intorno alle opere è una prodezza tecnica e una prima mondiale. Segna l’inizio di una nuova era della museografia», ha detto Kasarhérou. Tra le opere maggiori, una «Maternità» d’etnia Senufo (Costa d’Avorio), del 1952 circa, figura femminile che allatta due neonati ai seni, e una rara maschera monumentale «Marada Malagan» (XX secolo) per i riti magici della pioggia delle isole Tabar (Papua Nuova Guinea). Il miliardario si è impegnato anche a finanziare per cinque anni le mostre temporanee della nuova galleria, con circa 200mila euro all’anno.

Veduta dell'allestimento della Galerie Marc Ladreit de Lacharrière © Musée du quai Branly - Jacques Chirac. Foto Thibaut Chapoto

Luana De Micco, 19 luglio 2021 | © Riproduzione riservata

Altri articoli dell'autore

Al Musée Jacquemart-André una trentina di dipinti del pittore francese in dialogo con opere di suoi contemporanei: «Lo pseudocaravaggismo di de La Tour è diverso perché la dimensione spirituale della sua pittura è molto più astratta»

In attesa della grande mostra sul Minimalismo, alla Bourse de Commerce-Pinault Collection la prima personale in Francia dell’artista brasiliana 

Dal Trecento a Batman, dal Revival ottocentesco al punk, da Brassaï a Delvoye, al Louvre-Lens è sottolineata l’attualità di uno stile capace di rispondere ai tormenti, alle angosce e ai desideri trasgressivi di epoche diverse

Al Petit Palais di Parigi una rilettura critica della produzione dell’artista a 300 anni dalla sua nascita

I tesori di Africa e Oceania al Musée du quai Branly | Luana De Micco

I tesori di Africa e Oceania al Musée du quai Branly | Luana De Micco