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Jean-Baptiste Greuze, «Le Petit paresseux», 1755 (particolare)

© Musée Fabre de Montpellier Méditerranée Métropole. Photo: Frédéric Jaulmes

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Jean-Baptiste Greuze, «Le Petit paresseux», 1755 (particolare)

© Musée Fabre de Montpellier Méditerranée Métropole. Photo: Frédéric Jaulmes

Jean-Baptiste Greuze, l’interprete illuminista dell’infanzia

Al Petit Palais di Parigi una rilettura critica della produzione dell’artista a 300 anni dalla sua nascita

Luana De Micco

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Il Petit Palais di Parigi inaugura il 16 settembre la mostra «Jean-Baptiste Greuze. L’infanzia sotto i riflettori», una rilettura critica della produzione dell’artista, a 300 anni dalla sua nascita, attraverso il filtro dell’infanzia, tema centrale per un pittore che fu tra i protagonisti del XVIII secolo francese, ora in buona parte dimenticato. Curata da Annick Lemoine, direttrice del Petit Palais, insieme a Yuriko Jackall e Mickaël Szanto, fino al 25 gennaio 2026 la mostra presenta una selezione di circa 100 opere tra dipinti, disegni e stampe, provenienti da grandi musei francesi, tra cui il Louvre, e internazionali, come il Metropolitan Museum di New York, il Rijksmuseum di Amsterdam e le National Galleries of Scotland di Edimburgo, oltre che da collezioni private. 

Jean-Baptiste Greuze (1725-1805), osservatore acuto e spesso impietoso della vita quotidiana, fu il pittore dei sentimenti e dell’intimità della famiglia, che osservò con empatia, spirito critico e talvolta umorismo. Dipinse molto l’infanzia, non idealizzata, ma percorsa da inquietudini, contrasti, disillusioni, ispirazioni all’autonomia, desideri repressi o appena affioranti. I bambini, di volta in volta innocenti, scaltri, sognatori, tristi, gelosi, amati, meravigliati, spaventati, ignorati, puniti, sono onnipresenti nei suoi dipinti. La mostra costruisce un itinerario in sette sezioni tematiche in cui si articola il percorso di Greuze sull’infanzia, dalla prima fanciullezza fino alla soglia dell’età adulta. L’infanzia, metafora e protagonista, luogo simbolico di educazione, è per Greuze anche il luogo della vulnerabilità e della verità, come in «L’Oiseau mort», dipinto per il Salone del 1800, e conservato al Louvre, dove si fondono innocenza e presagio della morte. Nei due dipinti «La malédiction paternelle», «Le Fils ingrat» (1777) e «Le Fils punis» (1778), anch’essi del Louvre, si coglie invece il momento dell’adolescenza come nodo traumatico. Lo spazio domestico non è quindi «un’oasi di pace» per i bambini, ma è anche «teatro del disordine familiare, luogo di violenza fisica e psicologica». «La centralità del tema dell’infanzia nella pittura di Greuze, spiega il museo in una nota, è lo specchio delle grandi sfide del XVIII secolo. Il nuovo status dell’infanzia, ormai considerata come un’età a pieno titolo, i dibattiti sul latte materno e il ricorso alla balia, il posto del bambino all’interno della famiglia, l’importanza dell’educazione per la costruzione della sua personalità e la responsabilità dei genitori nel suo sviluppo sono le preoccupazioni di filosofi come Rousseau, Condorcet o Diderot. Alimentato dagli ideali dell’Illuminismo, Greuze, attraverso pennello e matita, ne è il testimone, l’interprete, l’ardente difensore»

Spirito ribelle e indipendente, Greuze preferì seguire un percorso personale, fondendo generi pittorici e rompendo con le convenzioni accademiche. Celebrato proprio da Denis Diderot per la sua capacità di «dipingere le anime», il pittore, oggi poco noto, si impose a suo tempo sulla scena parigina, fu amato dai collezionisti del Salon e la sua fama si diffuse oltre i confini della Francia, arrivando anche alla corte di Russia. Tra i prestiti di rilievo figurano opere come «La lecture de la Bible» del Louvre, «Le Petit paresseux» del Musée Fabre di Montpellier e «Le Petit écolier», in arrivo da Edimburgo. Sono esposti diversi ritratti dei figli dell’artista e le cosiddette «têtes d’expression», studi della fisionomia infantile.

Jean-Baptiste Greuze, «Portrait de la fille de l’artiste, Anne-Geneviève Caroline Greuze», 1766. © Collection particulière

Jean-Baptiste Greuze, «Jeune berger», 1760-66. © Paris Musées / Petit Palais

Luana De Micco, 25 agosto 2025 | © Riproduzione riservata

Jean-Baptiste Greuze, l’interprete illuminista dell’infanzia | Luana De Micco

Jean-Baptiste Greuze, l’interprete illuminista dell’infanzia | Luana De Micco