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La Fontana del Nettuno a Bologna. Fino al 10 giugno presso il Museo di Santa Maria della Vita è allestita la mostra «Il Nettuno: architetto delle acque. Bologna, l’acqua per la città tra Medioevo e Rinascimento»

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La Fontana del Nettuno a Bologna. Fino al 10 giugno presso il Museo di Santa Maria della Vita è allestita la mostra «Il Nettuno: architetto delle acque. Bologna, l’acqua per la città tra Medioevo e Rinascimento»

Il Gigante ora è senza segreti

I restauri della Fontana del Nettuno a Bologna

Donatella Biagi Maino

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A quattrocentocinquant’anni dalla sua inaugurazione nel 1567, il monumento più significativo di Bologna, in ragione della sua bellezza e del significato culturale e simbolico, è stato restituito alla città da un intervento di restauro (conclusosi lo scorso dicembre, Ndr) che ha investito l’intero complesso di bronzi e marmi che lo compongono e il sistema idrico.

Voluta da Pio IV, la Fontana del Nettuno, per i bolognesi il Gigante, fu il più rappresentativo dei molti provvedimenti di carattere urbanistico realizzati grazie alla fattiva volontà del vice Legato Pier Donato Cesi, che mutò il volto della città. Lo splendido monumento, opera dell’architetto siciliano Tommaso Laureti e dello scultore fiammingo Jean de Boulogne, da allora Giambologna, ha necessitato nei secoli di numerosi interventi per la sua conservazione, tra i quali celebre quello del 1762 di Rinaldo Gandolfi; le esigenze più che manutentive di vero e proprio restauro si sono aggravate ai tempi nostri, portando al restauro ultimato nel 1984 cui ha fatto seguito, di necessità, l’impresa recentissima, una complessa operazione conoscitiva e un intervento di cui dà ragione il volume, che attraverso magnifiche illustrazioni e testi di numerosi tra i protagonisti dell’impresa documenta un’operazione che si può definire innovativa e modello di metodo per il futuro.

Come sottolineato da Francesco Ubertini, un esito così soddisfacente, che ha restituito ai bolognesi il monumento più amato in condizioni finalmente di piena sicurezza, si deve alla sinergia di sette diverse istituzioni statali e cittadine e all’apporto tutto della città, chiamata all’appello da una campagna informativa promossa dal Resto del Carlino. Di ciò viene dato atto nel volume, che contiene i testi di quanti hanno collaborato, i membri del Comitato Scientifico per il restauro del Nettuno e dei gruppi di lavoro che hanno portato all’auspicata conservazione della fontana; di spicco, piace sottolinearlo, l’attività degli studenti dell’Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro e del corso di Laurea in Conservazione e Restauro dei Beni Culturali, attivi nel cantiere sotto la supervisione di restauratori di professione.

Nel volume viene ripercorsa la storia dell’opera e dei suoi trascorsi nel tempo e illustrate le metodologie di indagine diagnostica e le metodiche di intervento sia sul monumento che sul sistema idraulico, la gestione del cantiere; viene poi chiarito il sistema informativo scelto per far conoscere in tempo reale attraverso la comunicazione multimediale il progresso dei lavori.


Nettuno. La fontana: studio, progetto, restauro, a cura di Marco Gaiani, 272 pp., ill. col., Bononia University Press, Bologna 2017, € 35,00

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Donatella Biagi Maino, 10 aprile 2018 | © Riproduzione riservata

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