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Benjamin Sutton
Leggi i suoi articoliIl Metropolitan Museum of Art di New York collabora con la maison orologiera svizzera Vacheron Constantin a un programma di residenza per artisti che nelle loro opere utilizzano materiali e tecniche artigianali. Inaugurata ufficialmente il 6 giugno, la prima edizione dell’Artisan Residency durerà 18 mesi e consentirà agli artisti di trascorrere un periodo di tempo tra le collezioni e con il personale del Met, nonché con i maestri artigiani della sede centrale di Vacheron Constantin a Ginevra.
I tre artisti presecnti per l'edizione inaugurale sono la designer di mobili statunitense Aspen Golann, l’artista ceramista egiziano Ibrahim Said e la designer di gioielli italo-britannica Joy Harvey. Il programma culminerà a ottobre 2026, quando Golann, Said e Harvey esporranno le loro nuove opere al Met. «È un’iniziativa che incarna il nostro impegno reciproco verso l'innovazione artistica e il dialogo culturale, ha dichiarato il direttore del Met, Max Hollein, aggiungendo che gli artisti selezionati sono professionisti di grande talento che infondono nuova vita alle tecniche tradizionali». «Al Met crediamo profondamente nel potere dell’arte di stimolare la curiosità e, allo stesso tempo, di ridefinire i confini artistici e culturali, gli fa eco Heidi Holder, presidente del dipartimento educativo del museo. Questa residenza è una testimonianza di tale convinzione: offre agli artigiani l’accesso alla nostra collezione, alle risorse accademiche e all'esperienza degli scienziati, dei curatori, degli educatori e del personale del Met per informare, ispirare e sostenere la reinvenzione delle conoscenze e delle tecniche artigianali tradizionali per le prossime generazioni».
Aspen Golann, che vive nel New Hampshire e insegna alla Rhode Island School of Design, ha studiato le tecniche storiche di fabbricazione di mobili statunitensi dal Sei all’Ottocento e se ne serve per mettere in primo piano questioni legate al lavoro, al genere e al potere in una pratica che comprende disegni, oggetti funzionali e mobili.
Ibrahim Said proviene da una famiglia di ceramisti di Fustat, in Egitto, e ha imparato l’arte della ceramica da suo padre. Il suo lavoro reinterpreta le forme e le tecniche dei vasi ceramici dell’antico Egitto, adattandole con una sensibilità scultorea contemporanea e talvolta persino futuristica.
Dopo una formazione come chimica, Joy Harvey ha cambiato carriera e quasi dieci anni fa si è dedicata alla creazione di gioielli. Nel 2021, insieme a Marco Rossi, ha fondato lo studio La Luce con sede a Rimini, che utilizza esclusivamente materiali provenienti da fonti sostenibili; l'oro e l'argento utilizzati sono estratti in modo equo e solidale al 100% e vengono impiegate solo pietre preziose e diamanti tracciabili.
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