Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine
Benjamin Sutton
Leggi i suoi articoliIl campus del Los Angeles County Museum of Art (Lacma) è noto da tempo per le sue magnetiche e fotogeniche installazioni all’aperto, dal faro «Urban Light» (2008) di Chris Burden lungo Wilshire Boulevard, all’intervento di Land art di Michael Heizer, «Levitated Mass» (2012).
«Split-Rocker» (2000) di Jeff Koons, alta poco più di 11 metri, è stata donata dai collezionisti e sostenitori di lunga data del museo Lynda e Stewart Resnick, tramite la loro fondazione (che finanzierà la continua manutenzione dell’opera), per essere installata ed esposta al pubblico entro la fine dell’anno. La scultura è costituita da un’enorme armatura che raffigura due metà di teste di giocattoli a dondolo per bambini (un pony da un lato, un dinosauro dall’altro), su cui sono incastonate oltre 50mila piante in fiore.
«Non potrei essere più entusiasta all’idea che una mia opera floreale venga installata nella città di Los Angeles dove, dal punto di vista orticolo, c’è una così ampia varietà di piante che possono essere utilizzate per la sua realizzazione, ha dichiarato Koons al «Los Angeles Times». Spero che le persone che percorreranno Wilshire Boulevard e che visiteranno il museo potranno apprezzare e ammirare il perenne cambiamento dell’opera».
La scultura aveva debuttato nel 2000 al Palais des Papes di Avignone, poi alla Reggia di Versailles nel 2008, alla Fondation Beyeler di Basilea nel 2012, a Glenstone, nel Maryland, nel 2013, e al Rockefeller Center di New York nel 2014. Delle due versioni create dall’artista, un esemplare ufficiale e una prova d’artista, quest’ultima è quella destinata al Lacma (l’altro appartiene a Glenstone).
«Jeff è un maestro nell’unire un’audace giocosità a livelli di significato artistico più profondo, ha dichiarato in un comunicato Michael Govan, direttore generale del Lacma. E, unica tra le quattro sculture floreali di Jeff in tutto il mondo, quella del Lacma sarà viva e crescerà tutto l’anno nel clima mite della California meridionale».
I Resnick sono sostenitori di lunga data del Lacma: Lynda ha fatto parte del consiglio di amministrazione del museo per quasi un quarto di secolo ed è ora fiduciaria a vita, e l'aggiunta del 2010 al campus, il Padiglione Resnick, è stato chiamato in loro onore.
La giocosa «torre di fiori» si aggiunge ad altre tre opere di Koons nella collezione del Lacma, tra cui «J.B. Turner Engine» (1986), una scultura in acciaio inossidabile, acquisita nel 2005, che riprende una bottiglia di bourbon Jim Beam a forma di treno, appartenente alla serie «Luxury and Degradation» in cui l’artista si è appropriato della pubblicità e del merchandising dei liquori. Ciononostante, non è la prima volta che Govan cerca di portare al Lacma un’opera di Koons di grandi dimensioni da destinare all’esterno del museo: nel 2007 è stata rivelata l’intenzione di costruire «Train», una replica in scala reale di una locomotiva a vapore degli anni Quaranta che avrebbe dovuto penzolare da un’enorme gru e, tre volte al giorno, far girare le ruote, suonare il clacson e sputare vapore. Il progetto è stato abbandonato perché si è rivelato troppo costoso (circa 25 milioni di dollari) e logisticamente complicato. In confronto, mantenere in vita 50mila piante sembra un gioco da ragazzi.
Altre opere in arrivo nelle piazze e nei giardini che circondano le David Geffen Galleries del Lacma (nei cui spazi, aperti al pubblico il prossimo anno, sarà allestita la collezione permanente) includono nuove commissioni all’artista giapponese Shio Kusaka (1972) e alla messicana Mariana Castillo Deball (1975), nonché la reinstallazione di «Three Quintains (Hello Girls)» (1964) di Alexander Calder.

Jeff Koons, «Split-Rocker» (2000), di fronte al Rockefeller Center, New York, nel 2014
Altri articoli dell'autore
Kim Sajet era finita nel mirino del presidente americano per aver sostenuto programmi di diversità, equità e inclusione, ritenuti inappropriati per la sua posizione
I i tre artisti selezionati per la prima edizione dell’«Artisan Residency» collaboreranno con il personale del Metropolitan Museum ef Art e con la maison di orologeria svizzera. A ottobre 2026 le loro opere saranno esposte nel museo newyorkese
La New York University e la University of Akron, con il finanziamento della Getty Foundation, hanno sviluppato una nuova versione del popolare adesivo Beva 371 per il trattamento dei dipinti. Il nuovo preparato è ecologicamente più sostenibile, è più sicuro e ha un aspetto che ricorda l’amato formato di pasta
La collezionista e lifestyler ha messo in evidenza alcune opere in vendita da Joopiter di Amy Sherald, Alex Katz, Louise Bourgeois e altri artisti