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Margherita Panaciciu
Leggi i suoi articoliRitorna sotto i riflettori del mercato milanese l’appuntamento con la vendita Arte orientale firmata Pandolfini, che propone una curata selezione di porcellane, bronzi, giade e arredi, provenienti dalla Cina e dal Giappone, con un’attenzione particolare per le opere destinate in origine alla corte imperiale. Top lot della vendita è una rara e affascinante moonflask in porcellana ge, con marchio e del periodo Yongzheng (1723–1735). Offerta con una stima di 25mila-35mila euro, la bottiglia bianhu è rivestita da una sottile vetrina verde celadon craquelée, esempio eccellente della sofisticazione tecnica della produzione Qing. Il pezzo si distingue per qualità esecutiva e perfetta conservazione, elementi che lo rendono particolarmente appetibile per collezionisti di alto profilo alla ricerca di opere museali.
Tra gli oggetti in catalogo spicca anche una grande figura di Guanyin in porcellana blanc-de-Chine, stimata 15mila-20mila euro. La divinità, scolpita con eleganza in abiti fluenti e gioielli minuziosamente dettagliati, è firmata sul retro dal celebre Xu Yunlin e riflette l’apice della maestria artigianale di Dehua, uno dei centri produttivi più prestigiosi per la ceramica bianca durante la tarda epoca Ming e Qing.

Vaso moonflask in porcellana a smalto celadon, cina, dinastia qing, con marchio e del periodo yongzheng. Courtesy Pandolfini Casa d’Aste
Completano l’offerta altri pezzi notevoli, come un vaso Tianqiuping in porcellana Famiglia Rosa decorato con carpe e drago, allusione alla leggenda della metamorfosi e simbolo di ascesa spirituale e successo, e un vaso in bronzo dorato della dinastia Qing, con superficie gold-splashed, tecnica che conferisce luminosità e dinamismo alla materia. In ambito di arredi, emerge un tavolo-altare Qiatou in lacca nera intarsiato in madreperla con motivi di draghi e nuvole, stimato 20mila-30mila euro, raro esempio dell’ebanisteria dell’epoca Ming. Si tratta di un magnifico «qiàotóu àn (翘头案)» dal profilo elegante e slanciato, con estremità rialzate che alleggeriscono visivamente la struttura monumentale. La superficie è decorata con trentadue draghi danzanti, realizzati in pittura policroma e madreperla finissima, che si intrecciano in una scena di rara energia e raffinatezza simbolica.
Il piano del tavolo è dominato da tre draghi principali, scolpiti con corpi sinuosi e fauci spalancate, mentre altri si librano tra le nuvole o inseguono la perla fiammeggiante, simbolo di potere cosmico e protezione imperiale. La madreperla, applicata con maestria, brilla come ali di cicala, seguendo le più alte tradizioni descritte dal maestro Yang Ming nel suo trattato Xiu Shi Lu (髹饰录): «In passato, gli intarsi in madreperla erano spessi, mentre oggi tendono ad essere sempre più sottili». Questo lotto rappresenta un apice assoluto dell’ebanisteria cinese classica.
L’asta sarà battuta il 25 giugno a Milano.
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