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Margherita Panaciciu
Leggi i suoi articoliIl 20 ottobre apre le porte al 60 di rue de Verneuil, nel cuore del quartiere di Saint-Germain-des-Prés, la prima galleria parigina di Emma Donnersberg, designer e architetto d’interni di fama internazionale. Questo spazio, concepito come un’estensione naturale della sua pratica artistica, sarà dedicato a mostre regolari in cui quadri e mobili dialogano in perfetta armonia. La mostra inaugurale, intitolata «Without this longing» e visitabile fino al 1° gennaio 2026, mette in scena l’incontro tra le nuove creazioni di Emma Donnersberg – tra cui il divano Marigold – e le opere pittoriche dell’artista messicana Ileana García Magoda.
Formata tra New Orleans e New York, Emma Donnersberg lavora tra Parigi e gli Stati Uniti, affrontando ogni progetto come una tela bianca. Le sue creazioni, al confine tra arte e design, sono profondamente influenzate dai suoi numerosi viaggi e dalla varietà di culture incontrate: l’estetica asiatica, il rigore europeo, la spontaneità americana, la spiritualità orientale si fondono in uno stile personale e inconfondibile. La natura, fonte inesauribile di ispirazione, è al centro del suo processo creativo. Ogni mobile nasce come forma organica, viva, in equilibrio tra funzionalità e poesia. L’arredamento, secondo Donnersberg, non è solo decorazione: è un’estensione dello spazio, una manifestazione di arte e identità. La galleria ospita pezzi iconici della sua produzione, come i tavolini Mushrooms in ceramica o bronzo, le recenti creazioni della serie Cèpes, o il divano modulare Wave. I materiali impiegati – marmo italiano, ceramica portoghese, legni pregiati – testimoniano la cura estrema per la qualità e l’artigianato locale. Ogni elemento è pensato per essere modulabile, integrandosi armoniosamente in spazi differenti. Le collezioni Cloud e Rainbow offrono un ventaglio di sedute leggere e poetiche, mentre il tavolo Galet, con le sue linee scolpite a mano, invita alla convivialità. Accanto a questi arredi scultorei, le opere di Ileana García Magoda aggiungono un’ulteriore profondità alla mostra. Nata nel 1985 a Città del Messico, l’artista mescola nella sua pittura acrilica un universo floreale vibrante, influenzato dalla sua esperienza personale con una rara malattia del midollo spinale. La sua arte è attraversata da un’energia trasformativa, in cui la resilienza si traduce in forme visive ipnotiche, dense di ritmo e colore. Ex musicista elettronica sotto il nome di Smurphy, García Magoda porta nella pittura una sensibilità quasi sinestetica, in cui luce, suono e materia si fondono. L’apertura di questa galleria rappresenta per Emma Donnersberg una tappa importante nel percorso di affermazione del suo marchio su scala internazionale. Le sue collezioni sono già presenti in gallerie in Australia, Nuova Zelanda, Stati Uniti e Regno Unito, con prossime aperture previste in Medio Oriente. Ma il suo obiettivo resta lo stesso: creare un linguaggio di design universale, che superi i confini culturali e geografici, e che restituisca centralità alla bellezza autentica dei materiali, alla forza del gesto artigiano, alla connessione profonda con la natura. Attraverso questo nuovo spazio, Emma Donnersberg invita il pubblico a immergersi in un universo dove arte, design e natura si incontrano per dare forma a una visione poetica e concreta dell’abitare, un’esperienza che va oltre l’estetica e che mira a risvegliare una sensibilità sopita.
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