Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine
Raffaella Roddolo
Leggi i suoi articoliTorino. Fondata nel 1965 da Liliana Dematteis e Giuliano Martano, e rimasta attiva per oltre cinquant’anni, la Galleria Martano si è affermata presto come un punto di riferimento nel panorama torinese per le scelte artistiche e per un attento e continuo lavoro di studio che ha portato negli anni a una preziosa raccolta di libri e documenti.
Un patrimonio per gli studiosi, 5mila volumi e documenti cartacei, fotografici e audiovisivi che da ora, grazie alla generosa donazione di Liliana Dematteis alla Biblioteca del Centro Conservazione e Restauro di Venaria, sono a disposizione di chi opera nel settore dei beni culturali, studenti, docenti e professionisti della conservazione. «I libri e i cataloghi che hanno trovato una così importante nuova casa, dichiara la Dematteis, anche i più piccoli e poveri, mi hanno accompagnata negli anni della mia attività e ciascuno di essi mi ha aiutato a crescere giorno dopo giorno. Insomma, potrei quasi dire che io esisto perché esistono i libri, i miei libri».
Il Fondo Martano comprende perlopiù documenti in volume, relativi all’arco cronologico compreso fra il 1930 e il 2013, a cui si aggiungono dépliant, cartoline e inviti, riviste e periodici, materiale in fotocopia, appunti e carte sparse. Tutti inseriti nel catalogo interno della Biblioteca e nel Sistema Bibliotecario Nazionale, per cui accessibili anche online.
Il 3 dicembre, alle ore 14, presso la Biblioteca del Centro Conservazione e Restauro di Venaria, critici, storici, artisti e collezionisti che nel corso degli anni hanno affiancato l’attività della Galleria Martano ne ripercorrono la storia, mentre galleristi di diverse generazioni si confrontano sul mestiere del gallerista e sui suoi cambiamenti nel corso degli ultimi cinquant’anni.

Liliana Dematteis negli anni Settanta con, da sinistra, gli artisti Giorgio Griffa e Riccardo Cordero