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«L’épidémie, Paris, Salon d’Automne» (1910) di Lorenzo Viani

Foto: Giuseppe Macor

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«L’épidémie, Paris, Salon d’Automne» (1910) di Lorenzo Viani

Foto: Giuseppe Macor

Il vero anno in cui si vide l’«Epidemia» di Viani

Ettore Rotelli, grande conoscitore dell’opera del pittore viareggino, documenta il percorso che lo ha condotto al corretto riconoscimento, 110 anni dopo, di questo dipinto

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Ada Masoero

Giornalista e critico d’arte Leggi i suoi articoli

Milano, 4 giugno 2019: alla Finarte si batte un’asta in cui figura il dipinto «Epidemia (Studio)» (1907-09 ca) del pittore viareggino Lorenzo Viani (1882-1936). Il mondo ancora non lo sa ma, come per una sinistra coincidenza, di lì a pochi mesi un’altra epidemia, anzi una pandemia, esploderà mietendo vittime in tutto il mondo.

Nella nota di sala dell’asta si legge che l’opera (olio, carboncino e tempera su tela, 90 per 136,5 centimetri), si riferisce «al dipinto “Epidemia” (1907-09), olio su tela, 200 per 295 centimetri, firmato in basso a sinistra: Viani, esposto al Salon d’Automne nel 1909». In sala c’è però un collezionista, Ettore Rotelli, che confuterà punto per punto le informazioni contenute nel catalogo d’asta e nella nota diffusa prima dell’incanto. Professore emerito di Storia delle istituzioni politiche dell’Università di Bologna, Rotelli è da sempre innamorato dell’opera di Lorenzo Viani e ha al suo attivo alcune pubblicazioni sul pittore viareggino oltre alla presenza nel comitato scientifico di numerose sue monografiche. Titoli cui, alla fine dello scorso anno, si aggiunge lo studio meticoloso e argomentatissimo intorno a questo dipinto, pubblicato nella monografia Epidemia all’improvviso. Lorenzo Viani a Parigi (2019-1910) (Edizioni Ets-Mousai).

Il libro si apre con una minuziosa disamina della vicenda biografica e artistica di Viani, pittore di grande caratura, lungamente attivo a Parigi negli anni d’inizio ’900, ma anche ottimo scrittore, punito però da uno storiografia carente, di fatto riassumibile nel solo, generoso sforzo di Ida Cardellini Signorini (Lorenzo Viani, disegni e xilografie, 1975, e Lorenzo Viani, 1978) oltre che in rapsodiche e poco indulgenti osservazioni di Carlo Ludovico Ragghianti e Mario De Micheli. Documenti alla mano, l’autore ne ricompone la storia, rammentando la sua fede anarchica, il suo impegno politico e sociale, il suo essere e rimanere, sempre, un «irregolare» innamorato degli irregolari e degli sconfitti della società, per concentrarsi poi sull’apparizione sul mercato di questo dipinto misterioso, equivocato anche dalla studiosa di riferimento e spesso confuso con altre opere di Viani, che fu presentato non al Salon d’Automne del 1909 ma (come scopre l’autore) a quello del 1910 da un Viani «sociétaire» del Salon stesso.

Ettore Rotelli esamina puntigliosamente ogni dato, indaga la vicenda dell’omonimo, ma ben più grande dipinto di Viani acquisito nel 1915 dal Comune di Milano e tuttora conservato nei depositi del Museo del Novecento, e studia altri suoi lavori ambientati, come questo, nell’allora Piazza della Concezione di Viareggio, con la Torre Matilde e l’ingresso al carcere di allora, con i dipinti del «Volto Santo» e della «Concezione». E documenta così il percorso che lo ha condotto al corretto riconoscimento, 110 anni dopo, di questo dipinto di Viani dalla storia tanto intricata.

Il libro sarà presentato il 31 agosto alle 17.30 in Villa Bertelli a Forte dei Marmi.

Epidemia all’improvviso. Lorenzo Viani a Parigi (2019-1910)
di Ettore Rotelli, Edizioni Ets-Mousai, 2023, pp. 80, ill colori e b/n, €18

La copertina del volume

Ada Masoero, 19 luglio 2024 | © Riproduzione riservata

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