«Bozzetto per ritratto di fanciullo» (1924) di Felice Casorati, stima 18-25mila euro

Cortesia Bolaffi Aste

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«Bozzetto per ritratto di fanciullo» (1924) di Felice Casorati, stima 18-25mila euro

Cortesia Bolaffi Aste

In asta i Casorati di Levi Montalcini, ma anche Boetti e Isgrò

Tra le proposte della vendita Bolaffi di arte moderna e contemporanea anche Salvo, Scanavino, Ligabue, Klimt

È un’opera concettuale di Alighiero Boetti, di particolare pregio estetico ed esecutivo, il lotto di punta della vendita di arte moderna e contemporanea che la casa d’aste Bolaffi allestisce il 5 novembre a Torino. Si tratta di un ricamo del 1978 della serie «Segno e disegno», uno fra i primi in cui l’elemento centrale in bianco e nero della contrapposizione segno-disegno viene incorniciato da frasi come «Immaginando tutto» o «Non parto non resto», tutte in una coloratissima quadratura di sedici lettere. Proveniente da una collezione privata di Torino, ha una stima di partenza di 280-350mila euro.

Di un altro artista italiano oggi in forte ascesa, Salvo, e proprio in concomitanza con la grande retrospettiva appena inaugurata alla Pinacoteca Agnelli, è proposto «Primavera», uno dei suoi paesaggi fiabeschi, datato 2006 (75-100mila euro). 

Il segno, a graffio o cicatrice, espressione di una profonda tensione drammatica, domina in «Dentro e fuori», raro olio su tela di Emilio Scanavino, del 1961, stimato 70-100mila euro, la cui intensità è amplificata dalla insolita monumentalità (200x300cm).

La poetica delle cancellazioni di Emilio Isgrò si manifesta nell’opera «Il nome di Carmen», del 1970, proveniente dalla collezione di Carmen Craglia Bricarelli, che fu la direttrice della rivista «Domus» negli anni Sessanta (18-25mila euro). 

Fra i maestri della prima metà del Novecento spicca Felice Casorati, con due lavori entrambi provenienti dalla collezione del premio Nobel Rita Levi Montalcini e della sorella Paola: un bozzetto per ritratto di fanciullo, olio su tavola del 1924 (18-25mila euro), e un «Nudo nello studio» del 1936 (22-26mila euro). 

Da segnalare per la prima volta in asta una scultura realizzata in vita da Antonio Ligabue. La terracotta «Albero con cane e gatto» del 1952-53 (30-40mila euro) venne creata con l’argilla del Po ed è sempre rimasta nelle mani della famiglia proprietaria della Fornace Vecchia di Luzzara, dove era stata eseguita. 

Tra le opere su carta particolare importanza riveste il gesso nero di Gustav Klimt, «Studio per il ritratto di Sonja Knips», del 1898 (28-35mila euro), che ebbe fra i suoi proprietari il celebre, e controverso, mercante tedesco Wolfgang Gurlitt. È uno dei 18 studi disegnati per l’opera, oggi custodita al Belvedere di Vienna, e sarà incluso nel catalogo ragionato dei disegni di Klimt. 

Confermando l’attenzione di Aste Bolaffi anche per un’arte di qualità, ma più accessibile, la vendita comprende come di consueto una sezione dedicata ai multipli d’autore. 

Fra questi, lavori di Giacomo Balla, Andy Warhol, Roy Lichtenstein, Francis Bacon, Robert Rauschenberg e due rare litografie a colori di Asger Jorn del 1970, «Die Zwei Elemente» e «Das offene Versteck» (3-5mila euro e 3.500-6mila euro): furono stampate a Torino dai fratelli Pozzo, anticipando l’idea delle edizioni di grande formato rese celebri dalla stamperia d’arte romana 2RC.

«Dentro e fuori» (1961) di Emilio Scanavino, stima 70-100mila euro. Cortesia Bolaffi Aste

«Senza titolo (Segno e disegno)» (1978) di Alighiero Boetti, stima 280-350mila euro. Cortesia Bolaffi Aste

Elena Correggia, 30 ottobre 2024 | © Riproduzione riservata

In asta i Casorati di Levi Montalcini, ma anche Boetti e Isgrò | Elena Correggia

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