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Un monumento recentemente restaurato in Kazakistan: il Mausoleo di Khoja Ahmed Yasawi, presso la città di Turkistan

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Un monumento recentemente restaurato in Kazakistan: il Mausoleo di Khoja Ahmed Yasawi, presso la città di Turkistan

Italiani docenti di restauro in Kazakistan

Siglato ad Astana un memorandum d’intesa tra l’Icr e il Museo Nazionale della Repubblica del paese asiatico. Un nostro team multidisciplinare ha illustrato le ultime metodologie di conservazione ai professionisti locali

Vittorio Bertello

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È stato stipulato ad Astana un memorandum d’intesa tra il Ministero della Cultura, con l’Istituto Centrale per il Restauro (Icr), e il Museo Nazionale della Repubblica del Kazakistan. La collaborazione culturale tra la Repubblica Italiana e la Repubblica del Kazakistan compie così un significativo passo in avanti.

L’intesa è stata siglata da Luigi Oliva, direttore dell’Icr, e da Ibraeva Aқmaral Ғosmanқyzy, delegata del direttore del Museo Nazionale, Berik Abdygaliuly, alla presenza della ministra della Cultura e dell’Informazione del Kazakistan, Aida Balaeva e di Antonello De Riu, ambasciatore d’Italia in Kazakistan.

Il memorandum mira a promuovere progetti di comune interesse e di rilevanza scientifica, culturale ed educativa, attraverso attività quali scambi di esperti, programmi di formazione avanzata, stage, seminari, conferenze, simposi e pubblicazioni congiunte.

«La cultura è il ponte che unisce i nostri popoli, vorremmo contribuire attivamente allo sviluppo di un pool di professionisti che si occuperanno del restauro di tesori artistici e storico-culturali in metallo, pietra, tessuto, legno e altri materiali», ha dichiarato Aida Balaeva.

Durante la Missione sono stati organizzati una serie di seminari di alta formazione dedicati al restauro di opere e oggetti d’arte che hanno coinvolto professionisti provenienti da tutto il Kazakistan. Gli incontri, condotti da un team multidisciplinare dell’Icr composto da funzionari restauratori-conservatori e da un biologo, hanno rappresentato il primo esempio concreto di collaborazione scientifica e del trasferimento di competenze, presentando al personale tecnico kazako le più aggiornate metodologie della conservazione e sottolineando il valore della cooperazione internazionale per la crescita del settore.

«Siamo pronti a condividere le più avanzate tecniche di restauro e a partecipare attivamente alla formazione dei professionisti kazaki. Il progetto si svilupperà in due attività organizzate in più fasi: l'implementazione dei laboratori per la diagnostica e il restauro di diversi materiali e il supporto dell’Icr allo sviluppo di competenze interne al Museo che possano costituire la base del futuro sistema di formazione kazako sul restauro», ha sottolineato Luigi Oliva, direttore dell’Icr.

Vittorio Bertello, 15 ottobre 2025 | © Riproduzione riservata

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