«Animita: set design for an apu» (2022) di Javier Bravo de Rueda

Cortesia di Fondazione Officine Saffi. Foto: Alessandra Vinci

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«Animita: set design for an apu» (2022) di Javier Bravo de Rueda

Cortesia di Fondazione Officine Saffi. Foto: Alessandra Vinci

Javier Bravo De Rueda vince il quinto Officine Saffi Award

A Milano, inaugurato il nuovo quartiere generale dedicato alla ceramica contemporanea: un grande spazio espositivo, due laboratori, un appartamento per residenze e un bar

Dal 2011, il premio internazionale Officine Saffi Award promuove il talento, la sperimentazione e la ricerca sulla ceramica, insieme attivando una piattaforma di incontro e scambio tra artisti, pubblico, comunità e istituzioni. Il 28 maggio si conclude la quinta edizione del premio, dopo che le opere dei 32 finalisti, selezionati da un panel di esperti tra più di 900 candidature ricevute da 62 Paesi, sono state presentate alla giuria e al pubblico a Milano, in occasione dell’inaugurazione della nuova sede della Fondazione Officine Saffi in via Niccolini 35a, negli ambienti rinnovati di una ex vetreria nel quartiere Paolo Sarpi China Town. Nel nuovo quartiere generale dedicato alla ceramica contemporanea, oltre a un grande spazio espositivo, sono presenti due laboratori, un appartamento per ospitare il programma di residenze e uno spazio bar con l’installazione di Francesco Simeti «Questa stanza non ha più pareti», concepita come un omaggio alla storia della ceramica. 

Protagoniste della mostra «Officine Saffi Award - (un)Known Territories», aperta fino al 31 luglio e promossa con il patrocinio di Fondazione Cariplo, Comune di Milano, Mic - Museo Internazionale della Ceramica di Faenza e l’International Academy of Ceramics, le opere di Carolina Raquel Antich (Argentina, 1970), Andres Anza (Messico, 1991), Dorete Bendixen (Danimarca, 1966), Burçak Bingöl (Turchia, 1976), Heidi Bjørgan (Norvegia, 1970), Javier Bravo de Rueda (Perù, 1989), Kaiting Chan (Taiwan, 1989), Tessa Eastman (Gran Bretagna, 1984), Ion Fukazawa (Giappone, 1990), Hanna Heino (Finlandia, 1983), Gitte Jungersen (Danimarca, 1967), Jihyun Kim (Corea, 1997), Chryssa Kotoula (Grecia, 1995), Hanna Miadzvedzeva (Bielorussia, 1988), Effe Minelli (Italia, 1986), Irene Nordli (Norvegia, 1967), Angel Oloshove (Stati Uniti, 1981), Héloïse Piraud (Francia, 1988), Irina Razumovskaya (Russia, 1990), Davide Ronco (Italia, 1993), Ioana Maria Sisea (Romania, 1988), Sissi (Italia, 1977), Carl Richard Söderström (Svezia, 1960),  Zoe Williams (Gran Bretagna, 1983), Bettina Willner-Browne (Australia, 1969) e Bari Ziperstein (Stati Uniti, 1978). 

Tra le opere finaliste anche quelle di sei artisti olandesi (Funda Baysal, Koos Buster, Willem van Hooff, Koen Taselaar, Kim Wawer e Floris Wubben) protagonisti di Focus, sezione del premio dedicata al panorama della creazione ceramica in uno specifico contesto geografico e culturale, curata da Geertje Jacobs, direttrice dello European Ceramic Work Centre (Ekwc).
Il vincitore del primo premio di 10mila euro è il peruviano Javier Bravo De Rueda, la cui opera «Animita», che entrerà a far parte della collezione dalla Fondazione, è stata selezionata dalla giuria composta da Alberto Ríos De La Rosa, curatore alla Fundación Casa Wabi; Cristiano De Lorenzo, managing director Christie’s Italia; Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, presidente della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo; Alberto Cavalli, direttore denerale della Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte e direttore esecutivo della Michelangelo Foundation for Creativity and Craftsmanship; Valentina Ciuffi, curatrice e creative consultant; Marco Romani, giornalista di d La Repubblica e door; Salvatore Arancio, artista; Krzysztof Lukasik, designer e art director; Laura Borghi e François Mellé, rispettivamente presidente e direttore generale della Fondazione Officine Saffi. 

In occasione dell’apertura della mostra dei finalisti, sono stati assegnati anche i sei premi residenza istituiti in collaborazione con importanti centri internazionali di ricerca sulla ceramica. Le istituzioni che ospiteranno i sei artisti vincitori sono Fundación Casa Wabi (Messico); Bruckner Foundation (Svizzera); Museo della Ceramica di Savona; Guldagergaard (Danimarca); Icaf- Sasama (Giappone); Gaya Ceramic Arts Center (Indonesia). Completa il montepremi il Premio Giovani Artisti, promosso da Four Arts, brand di Four Partners Advisory, per sostenere il mondo dell’arte contemporanea e l’utilizzo del medium ceramico e il Premio Speciale Officine Saffi. 

Veduta della mostra «Officine Saffi Award - (un)Known Territories». Cortesia di Fondazione Officine Saffi. Foto: Alessandra Vinci

Carla Cerutti, 27 maggio 2024 | © Riproduzione riservata

Javier Bravo De Rueda vince il quinto Officine Saffi Award | Carla Cerutti

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