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Massimiliano Capella
Leggi i suoi articoliParigi celebra Lanvin con la prima retrospettiva dedicata alla più antica casa di moda francese ancora in attività. Con oltre 100 modelli provenienti dall’archivio della storica maison il Palais Galliera ospita, dall’8 marzo al 23 agosto, una mostra che omaggia mademoiselle Jeanne-Marie Lanvin (Parigi, 1867-1946), grande madre della stirpe di fashion designer che ha segnato nel ’900 la nascita di uno stile nazionale francese, divenuto in breve tempo internazionale anche grazie a figure quali Coco Chanel, Madame Grès, Madeleine Vionnet e all’italiana Elsa Schiaparelli. Il museo parigino si è affidato per le scelte espositive ad Alber Elbaz, direttore artistico della maison Lanvin, che ha voluto mettere in luce tutta la forza creativa della stilista, dai suoi esordi come modista nel 1885, ma già nel 1889 titolare del primo negozio Lanvin (Melle Jeanne) Modes al 16 di rue Boissy d’Anglas (trasferito poi dal 1893 al 22 rue du Faubourg-Saint-Honoré). La principale fonte d’ispirazione per il lavoro di Jeanne Lanvin fu la figlia Marguerite, nata nel 1897 dal matrimonio con il conte italiano Emilio di Pietro, artefice dell’idea che nel 1908 la portò alla creazione della collezione di abiti per bambini, seguita da quella per giovani donne. Per il trentesimo compleanno della figlia, Jeanne Lanvin lanciò la fragranza Arpège, divenuta leggendaria anche grazie all’etichetta disegnata da Paul Iribe e al design della bottiglia progettata dall’architetto francese Armand Rateau, artefice anche dell’arredamento dell’appartamento di Parigi e delle case di campagna della stilista. Jeanne Lanvin fu la prima fashion designer in senso moderno, o forse contemporaneo, dal momento che anticipò di molti anni la visione globale che ha portato i principali brand a occuparsi indistintamente di abiti, accessori e arredamento. Fu infatti Lanvin a proporre in modo sistematico collezioni di abiti femminili, ma anche di abiti da sposa, lingerie, pellicce e, a partire dai primi anni Venti, di decorazioni per interni e abbigliamento sportivo. Nel 1926, per completare un’offerta senza precedenti, Jeanne Lanvin lanciò anche la prima collezione di moda maschile ed espanse i suoi punti vendita con nuove aperture a Deauville, Biarritz, Barcellona, Buenos Aires, Cannes e Le Touquet. Accanto alla figlia, tra le principali fonti di ispirazione di madame Lanvin vi fu anche l’arte, che studiava, collezionava e dalla quale trasse soluzioni grafiche e cromatiche inedite, come il celebre e intenso blu desunto dall’osservazione degli affreschi di Beato Angelico e che divenne uno dei suoi tratti distintivi. Dallo studio dell’Art Déco nacque poi la grande profusione nei suoi modelli di cristalli, ricami, inserti e decorazioni floreali in rilievo che trasformarono la sua boutique a rue du Faubourg-Saint-Honoré in un punto di riferimento per la nobiltà europea per la realizzazione, soprattutto, di abiti da gran sera.


Una gouache con il modello dell’abito «Maharamée» (1925). © Patrimoine Lanvin

L'abito da bambina «Les petites filles modèles» (1925). Patrimoine Lanvin © Katerina Jebb, 2014

Abito da sera «Lesbos» (1925).Collection Palais Galliera © Katerina Jebb, 2014
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