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Lavinia Trivulzio
Leggi i suoi articoliA pochi giorni dall’apertura di Alcova Miami, arriva la notizia che definisce già uno degli appuntamenti più attesi del Fuorisalone 2026: le sedi di Alcova Milano, in programma dal 20 al 26 aprile 2026, sono state ufficialmente confermate. Per la sua undicesima edizione, la piattaforma di design contemporaneo torna a intrecciare ricerca progettuale e architettura storica, aprendo due luoghi emblematici e finora in gran parte inaccessibili al pubblico. Dopo l’esperienza di Alcova 2021 e 2022, l'Ospedale Militare di Baggio torna protagonista, rivelando nuovi ambienti mai aperti prima: dalla chiesa con l’ex casa del parroco a un archivio storico rimasto finora fuori dalla vista dei visitatori. Costruito nel primo dopoguerra e immerso in un vasto parco, il complesso offre un paesaggio architettonico in cui edifici, rovine, natura e memoria si stratificano in un equilibrio mutevole. Alcova ne riattiverà ancora una volta gli spazi, interpretandoli come un ecosistema dove il confine tra artificiale e naturale diventa permeabile.
La seconda sede è Villa Pestarini (1938–39), unico esempio di villa progettata da Franco Albini a Milano. Mai aperta al pubblico fino a oggi, la casa è considerata una delle più limpide manifestazioni del razionalismo italiano.
La struttura — un volume bianco essenziale, facciate in vetrocemento, grandi aperture sul giardino — è rimasta intatta grazie alla meticolosa cura dei proprietari, e conserva elementi emblematici del linguaggio di Albini: la scala in marmo a pedata ridotta, le partizioni scorrevoli, gli arredi su misura. Una sintesi rara di disciplina costruttiva e poesia, sospesa nel tempo. L’accoppiata tra l’ex ospedale militare e la villa di Albini costruisce un dialogo architettonico tra memoria, rigenerazione e tutela. All’interno di questo doppio scenario, Alcova ospiterà come di consueto designer emergenti e affermati, studi indipendenti, istituzioni e aziende, offrendo un osservatorio temporaneo sulle nuove traiettorie del progetto contemporaneo. Fedele alla propria vocazione sperimentale,
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