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«Vista dalla finestra a Le Gras», realizzata da Nicéphore Niépce nel 1826

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«Vista dalla finestra a Le Gras», realizzata da Nicéphore Niépce nel 1826

La Francia festeggia i 200 anni della fotografia con un museo un calendario di eventi

Il Ministero della Cultura francese ha svelato i primi 180 progetti approvati. Le celebrazioni inizieranno a settembre 2026. Ad Arles aprirà il Museo nazionale della fotografia 

Stéphane Renault

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Lo scorso novembre il Ministero della Cultura francese annunciava le celebrazioni per il bicentenario della fotografia (il punto di partenza è l’eliografia «Vista dalla finestra a Le Gras» realizzata da Nicéphore Niépce nel 1826, considerata la prima fotografia della storia) che prenderanno il via a settembre 2026. Al termine di un primo bando di candidatura il comitato di selezione ha ora individuato oltre 180 progetti che potranno fregiarsi del marchio «Bicentenario della fotografia».

«Va sottolineata la diversità dei promotori dei progetti: grandi istituzioni pubbliche, attori nazionali e territoriali della fotografia, reti professionali, ma anche musei, archivi dipartimentali e municipali, scuole d'arte e università hanno già risposto all'appello» precisa il Ministero.

Tra le 113 mostre selezionate, spiccano diverse monografiche: a Parigi, «Gisèle Freund» al Jeu de Paume; «Robert Capa» al Musée de la Libération de Paris; «Isabelle Le Minh» al Centre photographique d’Île-de-France; «Paul Kodjo» al Palais de Tokyo. Fuori dalla capitale: «Bernard Plossu» al Musée de Grenoble e al Musée d’Art moderne et contemporain de Saint-Étienne-Métropole  (Mamc +); «Alice Bommer» nella Cattedrale di Notre-Dame di Strasburgo; o ancora «Fernand Bibas», primo fotografo professionista della stampa ad aver documentato la vita della Martinica, presso gli Archivi territoriali della Martinica a Fort-de-France.

Per quanto riguarda le collettive, la Bibliothèque nationale de France proporrà «Dans le plus simple appareil» (Nel più semplice degli abiti), che esplora 200 anni di nudo; il Centre Pompidou e il Grand Palais proseguiranno la loro feconda collaborazione con «Révélations. Comment la photographie change l’image du monde ?» (Rivelazioni. Come la fotografia cambia l’immagine del mondo?); il Centre Claude Cahun di Nantes presenterà «La nuit je mens. Photographier la nuit», che riunisce immagini provenienti dal fondo dell’artoteca dell'École des Beaux-arts di Nantes. La Biblioteca municipale di Lione esplorerà le sue collezioni e le continue reinvenzioni della fotografia.

Al Louvre, una grande mostra mostrerà per la prima volta come il museo abbia ispirato i fotografi. Il Musée d’Orsay inviterà l’artista Youssef Nabil a dare uno sguardo nuovo alle sue collezioni e alla pittura orientalista. Il Palais de la Porte Dorée-Musée national de l’histoire de l’immigration darà carta bianca a Wajdi Mouawad. La Maison de la photographie Amazonie-Guyane esporrà il lavoro di artisti contemporanei della Guyana e dei Caraibi sugli archivi fotografici creoli. Le opere di 25 fotografi francesi provenienti dalle collezioni della Médiathèque du patrimoine et de la photographie, in collaborazione con la rete Diagonal, saranno messe in risalto nella mostra «Histoire(s) de photographes».

Numerose proposte saranno dedicate alla trasmissione, all'educazione all'immagine e alla pratica fotografica. È il caso del programma «Entre les images» (Tra le immagini), promosso dai 31 membri di Diagonal e dell’iniziativa «Une Rentrée en Images» (Un rientro in immagini) proposta dai Rencontres d’Arles, evento gratuito che si svolge ogni anno all'inizio di settembre nella città della Camargue e si rivolge a scolari e studenti, dalla materna alle superiori.

Parallelamente, saranno sviluppati progetti di ricerca: un convegno internazionale a Marsiglia promosso dal comitato scientifico del Bicentenario della fotografia, dal Mucem e dal laboratorio InVisu, Cnrs-Inha; gli Incontri francofoni di ricerca sulla storia della fotografia, organizzati dall'Istituto per la fotografia di Lille; l’École nationale supérieure de la photographie di Arles proporrà un progetto di ricerca sulla storia dell’insegnamento della fotografia. Saranno presenti anche le reti professionali. Il Comitato professionale delle gallerie d’arte (Cpga) avvierà un percorso dedicato alla fotografia, in continuità con quello dedicato nel 2024 al Surrealismo, coinvolgendo una cinquantina di gallerie parigine e regionali. In particolare la rete LUX dei festival e delle fiere di fotografia proporrà una mostra collettiva a Parigi. Anche le otto scuole superiori d’arte del Sud-est della Francia si uniranno alle celebrazioni per il bicentenario organizzando una mostra che tra febbraio e maggio 2027 metterà in luce i nuovi approcci fotografici dei loro studenti alla Friche Belle de Mai, a Marsiglia.

Sono inoltre previsti numerosi progetti editoriali, audiovisivi e digitali, raccolte ed esposizioni partecipative, nonché commissioni artistiche, residenze e premi. La seconda fase di certificazione sarà aperta da metà settembre 2025 fino a gennaio 2026, al fine di «estendere maggiormente l'invito a partecipare per una piena adesione della società civile».

Alla vigilia dell'apertura della 56ma edizione dei Rencontres de la photographie, il 6 luglio ad Arles, Rachida Dati ha infine annunciato la creazione di un museo nazionale della fotografia. L'ex sito industriale delle Papeteries Étienne, attualmente in fase di ristrutturazione, da quest’autunno sarà messo a disposizione dei Rencontres d’Arles. La ministra della Cultura ha precisato che il museo presenterà «i tesori delle nostre collezioni nazionali: quelle del Cnap, quelle dei Rencontres già conservate ad Arles, quelle della Médiathèque du patrimoine, quelle dell’Institut pour la photographie di Lille».

Stéphane Renault, 14 luglio 2025 | © Riproduzione riservata

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