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La custodia da libro del IX secolo di Lough Kinale

Foto © National Museum of Ireland

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La custodia da libro del IX secolo di Lough Kinale

Foto © National Museum of Ireland

La custodia da libro del IX secolo recuperata in fondo a un lago d’Irlanda

Lo straordinario manufatto è ora in mostra al Museo Nazionale d’Irlanda di Dublino. Venne recuperato da Lough Kinale quasi quarant’anni fa, e da allora sottoposto a un lunghissimo processo di conservazione

Nel 1986, alcuni sommozzatori ripescarono alcuni antichi frammenti da un lago in un villaggio della contea di Longford, in Irlanda. I pezzi erano ben conservati, grazie ai sedimenti del fondo del lago, e fu subito chiaro che non si trattava di un ritrovamento di poco conto. Quando i ricercatori misero insieme legno, metallo e componenti decorativi, comparve ai loro occhi la maggiore e più antica custodia irlandese da libro.

Questo manufatto del IX secolo, un elaborato recipiente per un manoscritto dedicato a un santo, si presenta come una scatola in legno di quercia applicata con lastre di bronzo, che misura 33x28 cm ca, con uno spessore di quasi 13 cm. Sulla sua faccia è presente una ricca decorazione metallica con quattro medaglioni circolari e una grande croce, circondata da pannelli traforati ornati. Le cerniere sono a foggia di testa di serpente, costruite per contenere una spessa cinghia di cuoio per il trasporto dell’oggetto alle cerimonie ecclesiastiche.

Non si sa come la custodia di Lough Kinale sia finita sul fondo di un lago. Ma una volta recuperato, il manufatto è stato sottoposto a un processo di conservazione durato ben 39 anni. Durante questo periodo, i tecnici del museo irlandese non solo hanno pulito e trattato individualmente i frammenti di legno e di metallo, ma hanno anche dovuto capire come erano stati assemblati.

I componenti sono stati anche fotografati e scansionati in un software di fotogrammetria per creare modelli 3D, che potevano essere manipolati virtualmente per aiutare i conservatori a comprendere ogni parte funzionante. Ne è stato creato un facsimile digitale.

Esaminandone forma e proporzioni, i ricercatori hanno scoperto che quest’oggetto è stato progettato a partire da un’unica linea utilizzando dei divisori, non diversamente da come venivano progettate le pagine dei manoscritti miniati. La natura grezza delle maniglie, tuttavia, era in contrasto con l’intricato traforo sulla faccia del manufatto, portando la squadra di studiosi a ipotizzare che mani diverse siano intervenute nella sua creazione.

La custodia è presente nella mostra «Words on the Wave» («Parole sull’onda») del National Museum of Ireland, aperta fino al prossimo 24 ottobre, che riunisce circa 100 oggetti, alcuni mai visti prima, che fanno luce sulla vita quotidiana nell’Irlanda del primo Medioevo. Sono esposti una spada vichinga in argento trovata a Limerick, uno dei primi penny inglesi rinvenuti in Irlanda, una placca da crocefissione dell’VIII secolo fusa in bronzo e il Salterio di Faddan More.

Un gruppo di 17 manoscritti in mostra provengono infine dalla Biblioteca dell’Abbazia di San Gallo, nella Svizzera settentrionale, sede di uno dei più importanti «scriptoria» d’Europa. In una nuova ricerca commissionata dal museo irlandese, gli scienziati, utilizzando la fluorescenza a raggi X, l’imaging multispettrale e l’analisi del Dna, hanno scoperto che quattro di questi libri sono stati creati con pelli di bovini irlandesi e scritti con inchiostro ricavato da nidi di vespe, secondo una pratica comune nella produzione di manoscritti durante il primo Medioevo in Irlanda. Molto probabilmente quindi, ha suggerito il team, questi volumi sono stati trasportati dai monaci irlandesi a San Gallo più di mille anni fa, e questa mostra per essi ha quasi il sapore di una sorta di ritorno a casa.

Gaspare Melchiorri, 25 giugno 2025 | © Riproduzione riservata

La custodia da libro del IX secolo recuperata in fondo a un lago d’Irlanda | Gaspare Melchiorri

La custodia da libro del IX secolo recuperata in fondo a un lago d’Irlanda | Gaspare Melchiorri