Image

Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine

Image

Uno still del video della performance «Grace» di Alix Boillot all’Accademia di Francia a Roma, Villa Medici, 2023

Image

Uno still del video della performance «Grace» di Alix Boillot all’Accademia di Francia a Roma, Villa Medici, 2023

La forma dell’acqua inaugura lo spazio bocal a Roma

Con la doppia personale delle artiste Alix Boillot e Mercedes Klausner, il 20 novembre apre un nuovo «contenitore trasparente, aperto alla visione e alla scoperta» gestito dai Pieux Établissements de la France à Rome

Arianna Scinardo

Leggi i suoi articoli

Laboratorio di sperimentazione e spazio fluido in cui artisti internazionali sono chiamati a confrontarsi con opere site specific, costruendo nuovi dialoghi e forme di visione. Si presenta così bocal, nuovo luogo non profit per l’arte a Roma, in via Santa Giovanna D’Arco 4, nato per iniziativa dei Pieux Établissements de la France à Rome (Pii Stabilimenti della Francia a Roma) e realizzato grazie alla sinergia tra la guida amministrativa, il domenicano Fra Renaud Escande, e la direzione artistica, affidata alla storica dell’arte e curatrice Isabella Vitale

Lo spazio debutta il 20 novembre con la mostra «Preziosa», una doppia personale della francese Alix Boillot e dell’argentina (ma di base a Lille) Mercedes Klausner, chiamate a indagare il tema dell’acqua come elemento simbolico, generativo e trasformativo. Visitabile fino al 20 febbraio 2026, «Preziosa» esplora l’elemento liquido nella sua dimensione più potente e primordiale: forza che scorre, muta, unisce e talvolta separa. Nelle opere delle due artiste diventa metafora della vita, del passaggio, della memoria. Il loro dialogo rispecchia lo spirito di bocal, concepito come un contenitore trasparente e permeabile proprio come il recipiente da cui lo spazio prende il nome, capace di accogliere pratiche artistiche provenienti da orizzonti diversi ma profondamente radicate nel tessuto urbano romano. Come l’acqua assume la forma del suo recipiente, così l’arte, nello spazio di bocal, si modella sulla città che la ospita.

A incarnare questo principio è «Giravolte» (2025) di Boillot, realizzata utilizzando le monete raccolte dalla Fontana di Trevi grazie al supporto di Caritas Roma. Installata sul pozzo del chiostro di San Luigi dei Francesi (la chiesa nazionale francese a Roma) l’opera, restituisce simbolicamente alla città una parte del suo immaginario quotidiano, trasformando un gesto turistico in una riflessione collettiva sul valore della memoria e della condivisione.

Klausner presenta invece «La maison de l’aqueduc», opera in cui rielabora i graffiti incisi nel 1973 su un frammento d’intonaco delle baracche dell’Acquedotto Felice, demolite l’anno prima. L’artista riporta così alla luce le tracce di una «città nella città», un paesaggio sociale spesso ignorato ma significativo per la storia recente di Roma. Il lavoro diventa così testimonianza visiva e atto di cura verso una memoria marginale ma viva. 

 

 

Mercedes Klausner, «La maison de l’aqueduc», Premio Wicar 2024-2025

Arianna Scinardo, 17 novembre 2025 | © Riproduzione riservata

Altri articoli dell'autore

Dopo anni di abbandono l’edificio nel cuore del centro storico rinasce come spazio dedicato alla ricerca e alla produzione artistica contemporanea

La forma dell’acqua inaugura lo spazio bocal a Roma | Arianna Scinardo

La forma dell’acqua inaugura lo spazio bocal a Roma | Arianna Scinardo