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Nora Al-Badri, «The Post Truth Museum», Ogr

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Nora Al-Badri, «The Post Truth Museum», Ogr

La fotografia di fronte alla stringente contemporaneità: Ogr, Gallerie d’Italia, Camera, The Phair

Per un mese e mezzo l’ottava arte invade gli spazi espositivi di Torino

Olga Gambari

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Dietro le quinte della seconda edizione di Exposed Torino Foto Festival, in programma dal 16 aprile al 2 giugno, con dodici mostre di sedici artisti, un nuovo quartier generale, incontri, talk e un premio.

È dedicata al tema dell’IA nella produzione fotografica la collettiva «Almost real. From trace to simulation» alle Ogr-Officine Grandi Riparazioni di Torino (dal 16 aprile al 2 giugno), con tre nomi in dialogo: Alan Butler, Nora Al-Badri e Lawrence Lek. La presenza dell’IA è ormai una realtà intrinseca al nostro mondo, in costante crescita, a partire dall’evidenza dei social media. Molte le domande che suscita, per esempio la questione della verità delle immagini. La mostra presenta tre punti di vista diversi sull’idea della costruzione della realtà. 

Quella di Alan Butler si ispira al gaming, che consiste nel costruire un’immagine fotografica partendo da quelle digitali dei videogiochi. Nella serie «Virtual Botany Cyanotypes», per esplorare le piante realistiche e fantastiche che si rintracciano nei videogiochi il fotografo si ispira al mitico libro Cyanotypes of British algae pubblicato nel 1843 da Anna Atkins, il primo nella storia a essere stato stampato e illustrato fotograficamente. 

La posizione di Nora Al-Badri, invece, riflette sul deepfake come possibilità di rilettura della narrativa postcoloniale, a partire dalla domanda «che cosa succederebbe se?». Da sempre attenta al potenziale emancipatorio delle nuove tecnologie come l’Intelligenza Artificiale o la scultura di dati, nel suo lavoro «The Post-Truth Museum» affronta il tema del furto di identità che si compie in molti musei occidentali attraverso l’esposizione di manufatti sottratti a culture del Sud del mondo. 

Infine Lawrence Lek, nel suo lavoro video «Empty Rider», terza parte della trilogia noir «Smart City», fa un discorso legato all’utilizzo etico dell’Intelligenza Artificiale. Ambientato di nuovo nel caratteristico universo sinofuturista di Lek, il video racconta dell’auto a guida autonoma senziente Vanguard-3181, sotto processo per aver tentato di uccidere il ceo della sua società madre. 

Le Gallerie d’Italia, poi, ospitano una personale dell’artista afrodiscendente americana Carrie Mae Weems, curata da Sarah Meister, in collaborazione con Aperture Foundation. Si tratta di un nuovo progetto, «Preach», una grande installazione realizzata appositamente che ripercorre l’evoluzione della religione e della spiritualità degli afrodiscendenti americani attraverso le generazioni. Classe 1953, Carrie Mae Weems in trent’anni di lavoro ha indagato i rapporti familiari, l’identità culturale, le questioni legate al sessismo, all’appartenenza di classe, i sistemi politici e le conseguenze del potere utilizzando la fotografia insieme a testi, tessuti, frammenti audio, immagini digitali, installazioni e video. 

Camera-Centro Italiano per la Fotografia presenta, invece, una mostra di Olga Cafiero, vincitrice del Garesio Wine Prize for Documentary Photography, selezionata tra i cento nuovi talenti della piattaforma europea Futures Photography. Il progetto, ispirato al tema del rapporto tra paesaggio e innovazione, è il risultato di una residenza nella sede dell’azienda Garesio a Serralunga d’Alba a cui la giovane fotografa ha partecipato. 

The Phair, la fiera dedicata alla fotografia internazionale che dialoga con il festival Exposed, torna in città dal 9 all’11 maggio nella Sala Fucine delle Ogr. Immagine guida della sesta edizione una fotografia magica di Mario Gabinio del 1934 dal titolo «Torino, giostra Zeppelin in movimento», in prestito dalla Gam di Torino. Sono attese 50 gallerie d’arte e di fotografia provenienti anche da Belgio, Germania e Gran Bretagna, con progetti e autori dedicati al tema. Parallelamente alla parte espositiva, la fiera si anima anche grazie a un nuovo Talks Program-The Phair, con un ciclo di incontri e approfondimenti dedicati al tema del collezionismo.

Alan Buttler, «Mall Trees Branches», 2019, Ogr

Olga Gambari, 14 aprile 2025 | © Riproduzione riservata

La fotografia di fronte alla stringente contemporaneità: Ogr, Gallerie d’Italia, Camera, The Phair | Olga Gambari

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