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Leggi i suoi articoliTokyo, presentato il Padiglione Italia di Expo 2025 Osaka
Avrà al centro l’Atlante Farnese, imponente scultura in marmo del II secolo d.C. raffigurante Atlante che regge l’universo sulle spalle. Legato alla diffusione del sistema tolemaico, l’Atlante Farnese ha ispirato le raffigurazioni di numerosi astronomi. «La scelta dell’Atlante Farnese, opera unica e iconica, non è stata affatto casuale. La scultura, potente non soltanto dal punto di vista storico-artistico, ma anche per i molteplici significati a essa sottesi, vola per la prima volta Oltreoceano per incarnare lo spirito di questo importante evento internazionale: il superamento delle frontiere della conoscenza attraverso la curiositas, il desiderio di scoperta e l’attrazione per l’ignoto, connaturati nell’animo umano e che da sempre hanno contribuito a creare ponti e stabilire relazioni tra mondi e popoli diversi, tra Occidente e Oriente», ha spiegato il direttore generale Musei, Massimo Osanna. «L’Esposizione Universale sarà un’occasione straordinaria per raccontare al Giappone e al mondo il meglio dell’Italia, la sua millenaria storia e cultura, le sue innumerevoli tradizioni, il “saper fare” italiano nelle sue molteplici dimensioni, dall’artigianato al design più innovativo, dall’enogastronomia all’alta tecnologia. Ma noi vogliamo che sia anche un luogo di incontro reale, un luogo dove sia possibile conoscersi di persona, informarsi e approfondire le tante opportunità di collaborazione e partenariato che l’Italia può offrire nei settori manifatturieri, in quelli industriali più avanzati, nel campo della ricerca tecnologica, in quello della cultura e delle arti in generale», ha aggiunto dell’Ambasciatore d’Italia a Tokyo, Gianluigi Benedetti.
Roma, al Geoportale Nazionale il Premio Europeo del Patrimonio Archeologico
Durante il 30mo incontro annuale della European Association of Archaeologists, conclusosi a Roma il 31 agosto, la 26ma edizione del Premio Europeo del Patrimonio Archeologico (European Archaeological Heritage Prize) è stata assegnata al Geoportale Nazionale per l’Archeologia (GNA), realizzato dall’Istituto Centrale per l’Archeologia. Il Geoportale Nazionale per l’Archeologia, online da luglio 2023, è un punto di raccolta e condivisione dei dati, una piattaforma accessibile a tutti, esito delle tantissime indagini archeologiche condotte sul territorio italiano. «Il Patrimonio Archeologico nel Mediterraneo è una sfida in molti sensi. Il grande numero di siti e manufatti documentati risulta in quantità ancora maggiori di dati che potrebbero diventare inutilizzabili senza un’appropriata cura. Con modelli di gestione complessi che coinvolgono amministrazioni e stakeholder diversi, la sfida diventa maggiore. Per il suo impegno nel rendere i dati archeologici FAIR (findable, available, interoperable, reusable: reperibili, disponibili, interoperabili e riutilizzabili) con strumenti open source. Per il suo impatto nel coinvolgimento degli utenti, su molti livelli; e per il suo contributo al miglioramento della tutela e della gestione del patrimonio archeologico, riconosciamo il Geoportale Nazionale dell’Archeologia», questa la motivazione del Comitato della European Association of Archaeologists, composto da Jaime Almansa (presidente), Paulina Florjanowicz, Georg Haggrén, Jan Mařík ed Emine Nurcan Yalmanha.
Monferrato, a Camagna, Vignale, Montemagno e Castagnole la nuova edizione di Panorama
Si svolge dal 4 all’8 settembre, con il Patrocinio del MiC e dell’Unesco, l’edizione annuale di «Panorama» la mostra diffusa organizzata da Italics, associazione di oltre 60 tra le più importanti gallerie italiane di arte antica, moderna e contemporanea. Curata da Carlo Falciani, si concentra sul tema del dialogo alla base della civiltà umana. «Il progetto di mostra è ispirato a principi espressi ne “La Civil conversazione” dalla quale sono stati estrapolati temi anche oggi al centro del dibattito. Essendo la mostra dislocata in differenti paesi, i temi in sequenza vogliono essere anche metafora dei viaggi iniziatici rinascimentali: un esempio su tutti l’Hypnerotomachia Poliphili di Francesco Colonna del 1499. Un testo dove il protagonista compie un percorso di crescita e di trasformazione interiore attraverso alcune tappe dove l’incontro con persone, opere d’arte, architetture o pensieri, ma anche prove e riflessioni esistenziali lo cambierà in modo sostanziale», spiega il curatore. Ogni edizione punta a «riscoprire» attraverso l’arte il valore e la bellezza di alcune parti meno conosciute del territorio italiano, ma di grandissimo valore culturale, turistico ed enogastronomico. I Paesaggi vitivinicoli del Monferrato, insieme a Langhe e Roero, sono iscritto nella Lista del Patrimonio Unesco dal 2014.
Ercolano, arte, comunità e rigenerazione urbana nel progetto Connecting Code
Tre opere site specific, legate tra loro da QR code. È il progetto, di Variabile K, vincitore dell’avviso pubblico della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, realizzato in collaborazione con CAP – Cities Art Projects, con il sostegno finanziario dell’Istituto Packard per i Beni Culturali e il coinvolgimento del Parco Archeologico di Ercolano, della Fondazione Cives Museo MAV, de La Locanda di Emmaus ODV, di Seme di Pace, con il patrocinio del Comune di Ercolano. Le tre opere, che verranno inaugurate venerdì 20 settembre, sono state realizzate dagli artisti Bianco-Valente in connessione con la comunità. La prima è un mosaico che ricorda le pareti e i pavimenti antichi del Parco Archeologico e il tondo della facciata della Basilica di Pugliano. Assolutamente originale il materiale: ceramiche d’uso quotidiano come piatti, bicchieri e tazzine fornite dagli abitanti di Ercolano. La seconda opera è una fotografia scattata nel Warehouse Vintage Store, che ha per soggetto la prassi di selezione e controllo degli abiti ispirata all’antica tradizione dei venditori locali. La terza opera è infine un’installazione dedicata a una delle immagini votive della Madonna dell’Arco, circondata da nodi, metafora di connessione, realizzati dai cittadini durante un workshop.
Le cifre degli ingressi della #domenicalmuseo dell’1 settembre
Al primo posto il Parco archeologico di Pompei - Area archeologica di Pompei con 18.356 ingressi, seguito da Pantheon – Basilica di Santa Maria ad Martyres con 14.759 e dal Parco archeologico del Colosseo - Colosseo. Anfiteatro Flavio con 14.576. Seguono Reggia di Caserta 10.584; Gallerie degli Uffizi - Gli Uffizi 8.670; Parco archeologico del Colosseo - Foro Romano e Palatino 8.342; Galleria dell’Accademia di Firenze 7.080; Gallerie degli Uffizi - Palazzo Pitti 5.875; Villae - Villa d’Este 5.016; Musei Reali di Torino 4.419; Castel Sant’Angelo 4.405; Museo archeologico nazionale di Napoli 3.600; Palazzo Reale di Napoli 2.907; Castel Sant'Elmo e Museo del Novecento a Napoli 2.835; Pinacoteca di Brera 2.819; Parco archeologico di Paestum e Velia - Museo e area archeologica di Paestum 2.569; Villae - Villa Adriana 2.468; Gallerie Nazionali di Arte Antica - Palazzo Barberini 2.373; Museo storico del Castello di Miramare 2.331; Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea 2.318; Galleria nazionale dell’Umbria 2.301; Terme di Caracalla 2.157; Musei del Bargello - Cappelle Medicee 2.087.
Firenze, seminario della Cooperazione Italia-Francia nelle Scienze del Patrimonio
L’appuntamento è il 26 settembre all’Opificio delle pietre Dure di Firenze dal vivo e online. Intitolato «Rispondere alle emergenze in caso di eventi estremi», il seminario è un’analisi degli studi e delle ricerche sulla protezione e la conservazione dei materiali del patrimonio culturale esposti a eventi estremi di natura antropica e ambientale. È promosso dal Ministero della Cultura francese, dalla Direzione generale Educazione ricerca e istituti culturali del Ministero della Cultura, dall’Istituto di Scienze del Patrimonio Culturale del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR ISPC), dalla Fondation des Sciences du Patrimoine, dall’Institut Français Italia e dall’Ambasciata di Francia in Italia. Per partecipare è necessario registrarsi entro il 20 settembre 2024 a questo link.
Al via un percorso formativo per modellazione e progettazione digitale di edifici
Si svolgeranno il 2, 9, 16, 23 ottobre 2024, e saranno disponibili al 3 febbraio 2025 on demand sulla piattaforma e-learning della Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali, i webinar del percorso formativo «Introduzione alla modellazione digitale degli edifici». Il corso rientra nell’ambito del progetto di formazione e aggiornamento delle competenze digitali «Dicolab. Cultura al digitale», promosso dal Ministero della Cultura-Digital Library. L’iscrizione è unica per tutti i webinar e dovrà pervenire dal 3 al 23 settembre 2024 esclusivamente sul Portale dei corsi.
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Il progetto fotografico di quest’anno è stato affidato a Federica Sasso, il cui percorso professionale si è recentemente affacciato sull’universo virtuale, anche come strumento operativo e conoscitivo