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Jenny Dogliani
Leggi i suoi articoliLa prima testimonianza scritta della distillazione del whisky è nelle cronache gaeliche di inizio Quattrocento: i monaci irlandesi avrebbero distillato un’acquavite denominata uisce beatha (in latino aqua vitae), da cui deriverebbe la parola whiskey. Si sarebbe trattato, secondo alcuni studiosi, di una tecnica di distillazione appresa dai profumieri mediorientali, applicata ai cereali. Nella vicina Scozia bisogna invece aspettare la fine del secolo per la prima documentazione scritta, sempre in ambito monastico.
Queste le origini di uno spirito che nel XVII–XVIII secolo si diffonde anche oltreoceano, nell’America del bourbon, oggi prodotto anche in anche in Canada, Giappone, India e in molti altri Paesi. Sorseggiato da Winston Churchill (per rafforzare lo spirito nei momenti più duri della Seconda guerra mondiale), Frank Sinatra (grande fan del Jim Beam Bourbon), John Wayne (che lo aveva sempre nella fiaschetta durante le riprese dei suoi leggendari film western), Theodore Roosevelt, Stephen King e molti altri, whisky e bourbon da collezione si sono affermati nel mercato dei distillati degli ultimi anni con cifre record e crescita di investitori in tutto il mondo. Il whisky scozzese, in particolare i single malt rari e invecchiati, hanno dominato le vendite nelle aste internazionali, seguito da bourbon americano che ha guadagnato terreno spinto dall’interesse crescente per i marchi storici e le edizioni speciali, spesso legate a distillerie iconiche del Kentucky e Tennessee.
Bonhams, tra le case d’asta più attive nel settore degli spirits di alta gamma, ha visto aumenti del 30% nel volume di vendite di bourbon premium rispetto a cinque anni fa, senza dimenticare che nel 2018 in una vendita a Edimburgo, ha disperso all’asta per 848.000 sterline un Macallan Valerio Adami 1926, invecchiato 60 anni prima di essere imbottigliato. Un record battuto da Sotheby’s nel 2023 quando un’altra bottiglia del rarissimo Macallan Valerio Adami 1926, invecchiata quasi 100 anni, è stata battuta al prezzo record di 2.187.500 sterline.
Il prossimo appuntamento per gli appassionati è il 26 giugno da Bonhams per la vendita «The Encyclopedic Whisky Collection»: 300 lotti dei migliori whisky scozzesi, ma anche americani e giapponesi, messi insieme negli ultimi 25 anni da un unico collezionista americano. Una provenienza eccezionale e una conservazione impeccabile per due vendite, una dal vivo il 26 giugno negli Stati Uniti (nella nuovissima sala d’asta Skinner di Bonhams al 236 di Clarendon Avenue), e una online dal 19 al 30 giugno.
«La collezione enciclopedica è un punto di riferimento in ogni senso: la più grande offerta di liquori di un singolo proprietario mai presentata da Bonhams negli Stati Uniti, e che ora segna l’apertura della nostra nuova sala d’aste di Boston. Incarna la visione, la portata e l’ambizione di un collezionista appassionato e apre anche un nuovo e trasformativo capitolo per Bonhams», ha commentato Amayès Aouli, responsabile globale del settore vini e liquori di Bonhams. «Poche collezioni, se non nessuna, racchiudono una storia più completa dei migliori whisky scozzesi. Una storia che, a volte, è stata turbolenta, segnata da boom, eccedenze, rinascita e resilienza. Attraverso tumulti, proibizionismo e guerre mondiali, vendite nei negozi di alimentari, produzioni nelle fattorie, che ne hanno fatto uno degli articoli più iconici e collezionabili al mondo, condiviso con amici e familiari in alcuni dei momenti più memorabili della nostra vita», concludono dalla casa d’aste.
Tra i top lot delle 52 proposte del 26 giugno un Macallan in Lalique Six Pillars, prima volta che un set completo Macallan Six Pillars viene offerto insieme a tutti e cinque i capitoli della collezione DCS Compendium: l’esclusiva collaborazione tra la distilleria Macallan e la rinomata cristalleria francese Lalique è durata oltre un decennio e ha dato vita a sei opere d’arte uniche (offerte in lotti singoli), le bottiglie hanno un’età tra i 50 e i 65 anni e stime comprese tra i 46.000 e i 75.000 dollari. Tra i top lot della vendita online The Yamazaki (1 bottiglia, 750 ml, invecchiato 55 anni) il whisky più antico e prezioso mai imbottigliato in Giappone: celebra l’era giapponese Showa degli anni ’60, fa parte di una produzione di 100 bottiglie vendute per estrazione a sorte nel 2020, e ha una stima di 150mila dollari. La collezione include il meglio del whisky americano e giapponese: il Pappy Van Winkle 25 Years Old proviente da 11 barili distillati nel 1989 nella distilleria Stitzel-Weller. Dalle pendici del Monte Asama arriva il Karuizawa 29 Years Old Aika Geisha Bourbon Cask, lanciato nel 2014 come seconda fase della serie Geisha, il primo decorato con le ormai iconiche etichette a specchio.
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