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Monica Trigona
Leggi i suoi articoliFotografia: Icone Italiane, in programma a Milano mercoledì 18 giugno è una vendita che propone cento lotti: due opere per ciascuno dei cinquanta fotografi selezionati, in un arco temporale che va dal XIX secolo fino agli autori più contemporanei. Non solo un appuntamento di mercato, ma un progetto curatoriale strutturato, con testi critici e schede biografiche a cura del professor Roberto Mutti, per offrire un racconto coerente e documentato della fotografia italiana. L’organizzazione del catalogo segue un ordine alfabetico, rinunciando a ogni gerarchia tra i nomi proposti, in un’ottica di equità che mette in dialogo opere molto diverse per epoca, stile e quotazione. Tra i lavori più antichi spiccano le raffinate albumine dipinte a mano di Carlo Naya, vedute veneziane di grande pregio, accanto ai nudi della scuola di Taormina di Galdi e D’Agata, e alle foto alpinistiche di Vittorio Sella. Il Novecento italiano è ampiamente rappresentato, con i principali gruppi e movimenti: La Bussola con Cavalli e Vender, Il Circolo Fotografico La Gondola con Paolo Monti, Fulvio Roiter e Gianni Berengo Gardin, e il Gruppo Misa con Ferroni, Branzi, Camisa, Tortelli e Mario Giacomelli, presente con due dei suoi lavori più iconici. Grande attenzione è riservata agli autori che hanno fatto del colore una cifra distintiva: Luigi Ghirri, con una poetica veduta dello studio di Giorgio Morandi tra i top lot dell’asta (6mila- 8mila euro), Olivo Barbieri, Vincenzo Castella, Giovanni Chiaramonte, Franco Fontana e Massimo Vitali, il cui scatto «Negresco Mare» è l’opera con la stima più alta, tra i 20mila e i 30mila euro.

Carlo Mollino, «Senza titolo», 1962-73 (stima 7mila - 10mila euro). Courtesy Finarte Casa d’Aste
Non manca Carlo Mollino, rappresentato da un’unica polaroid, a testimonianza della rarità assoluta delle sue fotografie (stima 7mila – 10mila euro). Tra le immagini simbolo della fotografia italiana figurano «Il Tuffatore» di Nino Migliori (4mila – 5mila) e «Gli Italiani si voltano» di Mario De Biasi (4.500 – 5.500), accanto a ritratti di grandi personaggi della cultura, come Federico Fellini e Sophia Loren fotografati da Tazio Secchiaroli, o Marcel Duchamp e Lucio Fontana nelle immagini di Ugo Mulas. Pier Paolo Pasolini compare nella celebre fotografia di Dino Pedriali (mille– 1.500). Le città italiane diventano soggetto privilegiato, da Milano a Napoli, da Matera a Palermo, passando per la Napoli concettuale di Mimmo Jodice («Vedute di Napoli», 5mila – 6mila) e l’archeologia industriale di Basilico. Non mancano gli esperimenti più audaci: i fotogrammi di Luigi Veronesi, le prime astrazioni di Franco Grignani, le immagini al confine tra fotografia e pittura di Arrigo Orsi. Tra le fotografe, spiccano Carla Cerati con «Forma di Donna» e «Morire di Classe», Lisetta Carmi con la serie «I Travestiti» e Silvia Camporesi con la sua visione immaginifica («Ofelia», è stimata tra 5mila e 6mila euro). Ampio spazio è riservato anche alla fotografia di moda, con scatti emblematici di campagne Benetton firmate da Oliviero Toscani, Dior da Giovanni Gastel e Dolce & Gabbana da Ferdinando Scianna, quest’ultimo presente con «Marpessa, Modica», (2.500 – 3.500 euro).

Massimo Vitali, «Negresco mare», 2005 (stima 20mila - 30mila euro). Courtesy Finarte Casa d’Aste
Tra i nomi contemporanei si distinguono Massimo Listri con i suoi interni eleganti, Maurizio Galimberti con scatti sullo sport, Francesco Jodice e Paolo Ventura, quest’ultimo in asta con la copertina del libro War Souvenir. Completano il catalogo le ricerche di Pino Settanni, Paolo Gioli, Frank Horvat e le montagne di Bruno Stefani e Riccardo Moncalvo, presente anche con una rarissima stampa a colori del 1952. L’asta si chiude simbolicamente con la prima edizione di «Viaggio in Italia», manifesto della nuova scuola italiana di paesaggio, sigillando un racconto per immagini che è anche una dichiarazione d’intenti: la fotografia come linguaggio capace di attraversare il tempo e raccontare il volto mutevole di un intero Paese.
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