Il Museo Tattile Statale Omero è tra le realtà più note a livello internazionale per il lavoro svolto in materia di accessibilità: la sua collezione permanente è composta da copie di sculture e architetture cardine della storia dell’arte che possono essere toccate, di un nutrito corpus di opere originali di arte contemporanea di artisti quali Giorgio de Chirico, Giuliano Vangi, Arturo Martini, Marino Marini, e della collezione di Design con oggetti vincitori e menzionati del Compasso d’Oro.
Da diversi anni il museo lavora sul tema della multisensorialità: il 28 novembre 2023 ha ospitato una giornata di studio sulla relazione tra arte contemporanea, multisensorialità e inclusione nella prospettiva di una museologia universale che preveda il coinvolgimento delle giovani generazioni. Da qui sono nati progetti che hanno visto in prima fila con il museo l’Università Politecnica delle Marche di Ancona e gli studenti del Liceo Artistico cittadino intitolato allo scultore marchigiano Edgardo Mannucci. Tra questi l’avvio del progetto «I racconti del mare (The Sea Tales). ArteScienza per Comunicare l’Oceano» con la presentazione dell’installazione intitolata «Circolare» visibile fino all’8 settembre, realizzata dagli studenti del Liceo Mannucci, che racconta la storia di una tartaruga appartenente alla specie protetta Caretta Caretta e ritrovata senza vita nel febbraio 2023 sulla spiaggia del Passetto di Ancona.
Il Museo sta inoltre lavorando a un percorso permanente dedicato alla «Pietra Sonora» di Pinuccio Sciola, una scultura in calcare realizzata nel 2012, acquisita nell’ambito del progetto «I sensi dell’arte tra estetica e inclusione», sostenuto dal Piano ministeriale per l’Arte Contemporanea 2022-23. La pietra lavorata da Sciola (1942-2016) stimola il contatto diretto, vibra ed emette suoni ancestrali, coinvolgendo vista, tatto e udito e influenzando anche la sperimentazione musicale contemporanea. La sua fruizione sarà agevolata da un punto interattivo attraverso cui il pubblico potrà ricevere informazioni sull’artista mediante due libri multisensoriali realizzati coinvolgendo due studenti nello spettro autistico; un video girato nel giardino sonoro della casa in Sardegna dell’artista permette, attraverso la voce della figlia, di conoscerne la poetica, le pietre utilizzate e le relative differenze sonore.
Il museo sta infine progettando la mostra «L’ombra vede» di Enzo Cucchi: un evento innovativo sia nelle modalità di fruizione dell’opera d’arte sia nelle modalità organizzative, di allestimento e di comunicazione, previsto per la fine del 2024. L’esposizione, di comune accordo con l’artista, comprenderà prevalentemente sculture di materiali diversi, che potranno essere fruite tattilmente dal pubblico. Le opere grafico-pittoriche saranno tradotte in rilievo ed è in programma anche la rappresentazione dell’atelier dell’artista.