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Le installazioni site specific di Lisa Dalfino, Namsal Siedlecki e Alex Cecchetti dialogano con i resti sommersi di insediamenti protostorici nel cuore del Lago di Bolsena
- Alessia De Michelis
- 28 giugno 2025
- 00’minuti di lettura


Alex Cecchetti, «Blue Underwater Vision»
L’acqua come memoria: arte e archeologia sull’Isola Bisentina
Le installazioni site specific di Lisa Dalfino, Namsal Siedlecki e Alex Cecchetti dialogano con i resti sommersi di insediamenti protostorici nel cuore del Lago di Bolsena
- Alessia De Michelis
- 28 giugno 2025
- 00’minuti di lettura
Alessia De Michelis
Leggi i suoi articoliSull’Isola Bisentina, nel cuore del Lago di Bolsena (Vt), dal 28 giugno al 3 novembre prende forma una mostra che intreccia arte contemporanea, archeologia subacquea e memoria ancestrale. Il progetto trae ispirazione dalle più recenti esplorazioni condotte dal Servizio di Archeologia Subacquea della Soprintendenza di Viterbo, avviate negli anni Cinquanta da Alessandro Fioravanti, che hanno rivelato resti sommersi di insediamenti protostorici perfettamente conservati grazie all’acqua: oggetti d’uso e rituali che raccontano la spiritualità delle antiche comunità lacustri.
Tre artisti dialogano con questo patrimonio invisibile attraverso interventi site specific. Nella Malta dei Papi, ipogeo scavato nel Monte Tabor già in epoca etrusca, Lisa Dalfino presenta fragili frammenti in vetro ispirati agli ex-voto. Le sculture di Namsal Siedlecki, tra l’Oratorio del Monte Calvario e la darsena liberty, evocano gesti propiziatori e pratiche alchemiche. Nella Chiesa dei Santi Giacomo e Cristoforo, Alex Cecchetti propone lavori su carta che restituiscono la visione poetica di un fondale lacustre.
Al centro dell’esposizione, l’acqua: elemento che distrugge e conserva, unisce passato e presente, rito e natura. Il percorso si inserisce nella cornice storica e spirituale dell’isola, microcosmo di straordinaria bellezza, plasmato dal Rinascimento in avanti come luogo sacro e artistico, con la costruzione di sette cappelle e della chiesa monumentale voluta dai Farnese. Dopo secoli di oblio, l’isola torna oggi a raccontare la propria storia, tra natura, fede e arte contemporanea.