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Particolare di «Aristide Bruant dans son cabinet», 1901, di Toulouse Lautrec

Courtesy of Eclektica Art Meinung

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Particolare di «Aristide Bruant dans son cabinet», 1901, di Toulouse Lautrec

Courtesy of Eclektica Art Meinung

Lautrec e la Parigi degli spiriti liberi

Tra i cabaret di Montmartre e gli atelier di Montparnasse, la mostra pisana «Toulouse-Lautrec et les Amis» racconta la nascita dell’arte moderna attraverso opere mai esposte prima in Italia

Dal 28 novembre 2025 al 24 febbraio 2026, la galleria Eclektica Art Meinung di Pisa ospita «Toulouse-Lautrec et les Amis», una mostra che riporta alla luce l’anima vivace della Parigi di inizio Novecento, capitale del sogno e della modernità. Curata da Lisa Jako Matuschek, l’esposizione intreccia le vite e le opere di Henri de Toulouse-Lautrec e di quegli artisti che, tra Montmartre e Montparnasse, cambiarono per sempre il linguaggio dell’arte. L’atmosfera è quella della Belle Époque, quando Parigi si faceva laboratorio di libertà creativa, crocevia di pittori, poeti e scultori che tra cabaret, caffè e atelier sperimentavano nuovi sguardi sul mondo. Al centro del percorso, le celebri immagini di Toulouse-Lautrec dedicate alla vita notturna, ai teatri, ai ballerini e alle figure femminili sospese tra ironia e malinconia. Le sue litografie e i suoi manifesti, divenuti icone del costume e della grafica moderna, non solo ritraggono un’epoca, ma ne rivelano l’essenza più autentica: quella di un’arte che nasce dalla strada, dal contatto diretto con la vita quotidiana.

 

 

Toulouse Lautrec, «Aristide Bruant dans son cabinet», 1901. Courtesy of Eclektica Art Meinung

Accanto a lui, in un dialogo ideale, compaiono le opere di Picasso, Modigliani, Chagall, Soutine, Brancusi e Max Jacob. Le loro presenze testimoniano la continuità e le fratture che segnano il passaggio dal tardo Ottocento all’arte moderna: la linea sinuosa di Lautrec diventa per Picasso tensione cubista; la malinconia bohémien di Montmartre si trasforma in introspezione metafisica per Modigliani; la fantasia poetica di Chagall restituisce un mondo sospeso tra memoria e sogno. Molti dei lavori in mostra provengono da collezioni private francesi e sono presentati per la prima volta in Italia, offrendo al pubblico l’occasione rara di scoprire un patrimonio visivo di grande valore storico-artistico. L’allestimento, pensato negli spazi medievali della Galleria Eclektica Art Meinung, crea un dialogo raffinato tra la pietra antica e la luce dei colori, ricreando l’atmosfera dei salotti parigini e degli atelier che furono fucina di sperimentazioni e incontri.

Il percorso è un omaggio a un’epoca irripetibile, ma anche una riflessione sulla sua eredità. Dopo le devastazioni della Prima guerra mondiale, Parigi trovò nell’arte una forma di rinascita, un modo per riaffermare la bellezza e la libertà dell’immaginazione. In questo senso, la mostra invita a riscoprire la forza collettiva della creazione artistica, la capacità dell’arte di costruire ponti tra fragilità individuale e visione universale.

Margherita Panaciciu, 06 novembre 2025 | © Riproduzione riservata

Lautrec e la Parigi degli spiriti liberi | Margherita Panaciciu

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