Still dal video «La montagna magica» (2023), di Micol Roubini

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Still dal video «La montagna magica» (2023), di Micol Roubini

«Lo Schermo dell’arte» a Firenze e online

La videoinstallazione «La montagna magica» di Micol Roubini apre la 16ma edizione del festival che coinvolge diverse istituzioni e online durerà fino al 26 novembre

Al via la sedicesima edizione de «Lo Schermo dell’arte», dal 15 al 19 novembre al Cinema Teatro La Compagnia (ma fruibile online fino al 26 novembre). Un festival di cinema e arti contemporanee che vede coinvolte diverse istituzioni della città, Palazzo Strozzi, l’Accademia di Belle Arti e la New York University di Firenze e che non smette di crescere grazie al contributo del MiC (Direzione generale Cinema e audiovisivo del Comune di Firenze e Città Metropolitana) e al supporto della Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, cui si aggiungono altri sponsor privati (main sponsor, Gucci, grazie a cui l’ingresso è gratuito per gli under 30) e il sostegno di numerose istituzioni pubbliche e private italiane e straniere, tra cui la Fondazione Between Art Film, Frac Bretagne, Seven Gravity collection e il Centro Pecci).

Un rapido elenco, solo per sottolineare quanto sia cresciuto negli anni il festival che Silvia Lucchesi ha ideato e che sempre dirige, affiancata poi da Leonardo Bigazzi che da dodici anni cura «Visio» all’interno dello Schermo stesso dedicato agli artisti under 35 che utilizzano le immagini in movimento, fino a essere riconosciuto in ambito internazionale per la ricchezza di proposte e di anteprime nazionali e internazionali, ma anche per l’attività di produzione di opere video che poi figurano a rassegne quali il festival di Cannes o la Berlinale. Quest’anno c’è la videoinstallazione che apre il festival il 14 novembre, «La montagna magica» di Micol Roubini a cura di Gabi Scardi, progetto realizzato grazie al sostegno dell’Italian Council, ma anche le quattro opere di «Visio Production Fund 2022», con i lavori di Simon Liu, Gerard Ortín Castellivi, Maryam Tafakory, Yuyan Wang. E durante il festival saranno presenti gli otto artisti selezionati per l’edizione del 2023.

Come ogni anno il Festival si articola in diverse sezioni, aprendosi con «The Pixelated Revolution», una non-academic lecture di Rabuh Mroué che ha lavorato sui materiali postati online, relativi agli orrori della guerra e montati dall’artista libanese in modo da dare una forma «estetica» alla rappresentazione della violenza, che da mero documento diviene dunque qualcosa di molto più penetrante nell’occhio di chi, ormai assuefatto dalle tante immagini che scorrono sui social, guarda.

A chiudere il festival è invece l’anteprima nazionale dello psico-thriller «Inside» di Vasilis Katsoupis, con Willem Defoe, la storia di un ladro che deve rubare un’opera in una collezione privata: quest’ultima è stata «creata» da Leonardo Bigazzi (che dunque in questa occasione si trova ad avere un doppio ruolo) con opere di artisti internazionali. ll Focus del Festival di questa edizione è dedicato a Guido van der Werve, artista seguito da tempo dallo «Schermo», con l’anteprima del lungometraggio autobiografico «Nummer Achttien-The Breath of Life» e altri suoi lavori.

Il programma, scaricabile dal sito, è assai ampio, con un omaggio a Diego Marcon, e tutto su tematiche identitarie, da «Capital» di Basma al-Sharif a «Twittering soul» di Deimatas Nakevičius e sul filo della memoria, «Dearest Fiona» di Fiona Tan, sociali e politiche, come «Bloodlines» di Amie Siegel o «Man in black» di Wang Bing. Poi «Message from Mars» animazioni in 3D di John Menick, in anteprima mondiale. Il festival continua a proporre documentari su artisti, da Nam June Paik a Robert Irwin o Ragnar Kjartansson, oppure i «dietro le quinte» di opere artistiche monumentali come quelle di Katharina Grosse per la Fondation Louis Vuitton, di Giulia Cenci per la Biennale di Venezia o le sfide politiche di inclusione compiute dallo Stedelijk Museum.

L’Architettura radicale di Fabrizio Fiumi e dei 9999 è invece raccontata da «Radical Landscapes» di Elettra Fiumi, che ci restituisce il clima di grande fermento che Firenze conobbe in quegli anni (la proiezione è infatti gratuita per tutta la città).
 

Laura Lombardi, 13 novembre 2023 | © Riproduzione riservata

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«Lo Schermo dell’arte» a Firenze e online | Laura Lombardi

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