Per la prima volta in quasi quarant’anni, il lavoro di Joseph Mallord William Turner (Londra, 1775-Chelsea, 1851) si rivela sotto una luce inedita con una mostra che esplora il suo rapporto con la fauna, mettendo in evidenza studi di uccelli, pesci e animali che raramente sono stati oggetto di attenzione. L’occasione è il 250mo anniversario dalla sua nascita, che sarà celebrato in tutto il Regno Unito con numerosi eventi.
«Turner’s Kingdom: Beauty, Birds and Beasts» (dal 23 aprile al 26 ottobre) riporterà a Sandycombe Lodge (oggi Turner’s House), la villa che Turner progettò e abitò tra il 1813 e il 1826 a Twickenham, vicino al Tamigi, alcuni lavori meno conosciuti rispetto ai celebri paesaggi romantici: una chiave di lettura intima in linea con il suo carattere riservato. «La mostra rivela una dimensione sorprendente e personale dell'arte di Turner, conferma la direttrice della casa-museo Jennifer Francis. Queste opere raramente viste, esposte nella casa che progettò per vivere con suo padre, ci avvicinano al suo mondo e al suo notevole occhio per i dettagli. È un privilegio condividere questi tesori per celebrare il 250mo anniversario di Turner». Sebbene piume, pinne e pellicce non siano stati i protagonisti della sua produzione, l’allestimento rivela la sua capacità di osservare minuziosamente il mondo animale.
Tra i prestiti di maggior rilievo figura il «Farnley Book of Birds» (1816 ca), una serie di acquerelli realizzati per il mecenate Walter Fawkes di Farnley Hall nello Yorkshire. Concessi dai musei e dalle gallerie di Leeds, questi studi, tra cui un barbagianni, un cardellino e un tacchino, testimoniano non solo la finezza tecnica di Turner, ma anche il suo legame con Fawkes. Particolarmente significative sono le opere che ritraggono un airone e un pavone, specie che hanno un legame speciale con Sandycombe Lodge. «Anche i fan sfegatati di Turner potrebbero rimanere sorpresi da questi bellissimi studi sugli uccelli, commenta la curatrice Nicola Moorby. Sono esposti molto raramente ed è una grande soddisfazione poterli condividere nella cornice unica della casa di Turner».
In mostra anche uno studio di un’anatra in volo proveniente dalla Tate e una lettera autografa di Turner di proprietà della British Library, mai esposta prima, firmata con una vignetta a penna e inchiostro di un germano reale in volo («flying mallard»): questo dettaglio rivela il lato scherzoso e ironico dell’artista che gioca con il suo secondo nome. Dalla Royal Academy of Arts arriva invece l’attrezzatura da pesca di Turner, tra cui una canna da pesca che probabilmente usava per pescare nel Tamigi e trasferire poi le catture in uno stagno situato nel giardino della sua villa.