Carlotta de Volpi
Leggi i suoi articoliUno dei pochi ritratti di Gustav Klimt rimasti in mani private, «Dame mit Fächer (Dama con ventaglio)» verrà presentato alla Modern & Contemporary Evening Auction di Sotheby’s il 27 giugno a Londra, con una stima di 76 milioni di euro. La comparsa all’asta di questa straordinaria opera segna un momento significativo per il mercato: se raggiungerà una cifra vicina a quella stimata, diventerà il dipinto di maggior valore mai venduto in Europa.
Il quadro in questione è l’ultimo capolavoro realizzato da Klimt, iniziato nel 1917 e ancora presente nel suo atelier quando l’artista morì inaspettatamente nel febbraio 1918, all’apice del suo splendore artistico. Un momento in cui la «formalità» dei suoi precedenti lavori su commissione stava cedendo il passo a una nuova espressività, senza dubbio influenzata dai suoi contemporanei van Gogh, Matisse e Gauguin, seppure assolutamente unica e all’avanguardia.
L’identità della donna è andata perduta, ma si sa che non si tratta di un ritratto commissionato; forse è per questo che risulta intriso di una spontaneità che lo rende davvero eccezionale. Raffigurata con i capelli raccolti, una spalla scoperta e il seno nudo nascosto dal ventaglio, la giovane donna appare sicura di sé e in armonia con l’ambiente circostante. Particolare è anche la scelta del formato quadrato, quello riservato dall’artista ai suoi paesaggi sperimentali di inizio secolo, che conferisce a questo dipinto un taglio decisamente moderno.
È noto che Klimt fu tra gli artisti europei del XIX secolo travolti dal fascino dell’arte e della cultura asiatica. In questo caso, la misteriosa modella sembra quasi dissolversi in uno sfondo giallo decorato con motivi tipicamente cinesi, tra cui la fenice, simbolo di immortalità e rinascita, fortuna e fedeltà, e il fiore di loto, che rappresenta amore, bellezza e purità. La composizione del dipinto e l’appiattimento dello sfondo, invece, riflettono il suo profondo interesse per le «immagini del mondo fluttuante», le stampe giapponesi ukiyo-e.
Non è dunque un caso che nel 2019 Gustav Klimt sia stato protagonista di un’importante retrospettiva al Tokyo Metropolitan Art Museum, e che lo scorso maggio i collezionisti asiatici abbiano rappresentato più di un terzo del valore totale delle vendite durante la Modern Evening Sale di Sotheby’s a New York. In quell’occasione, Klimt era presente con il suggestivo paesaggio acquatico «Insel im Attersee», aggiudicato per 53,2 milioni di dollari proprio a un collezionista privato giapponese.
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